E' stata un'équipe italiana a scoprire qual è l'area del cervello che ci sollecita ad abusare di droghe e cibo. Lo studio, condotto dal gruppo di ricerca del professor Stefano Puglisi-Allegra presso il dipartimento di Psicologia della Sapienza e il Laboratorio di neurobiologia del comportamento della Fondazione Santa Lucia ha dimostrato che l'impatto emozionale e motivazionale di stimoli gratificanti (cibo, droga) e di stimoli avversivi dipende da un tipo particolare di sinapsi a livello della corteccia prefrontale.
La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa (Pnas). E i suoi risultati aprono ora la strada alla comprensione dei processi cerebrali che sottostanno l'abuso di sostanze o di cibo, un comportamento centrale nel fenomeno della tossicodipendenza e in alcuni disturbi alimentari.
La ricerca, condotta da Puglisi-Allegra con Rossella Ventura e Cristina Morrone, ha utilizzato la sofisticata tecnica della microdialisi intracerebrale applicata al modello animale. L'identificazione di un unico sistema cerebrale coinvolto nella regolazione della risposta emozionale-motivazionale a stimoli gratificanti e avversivi, insieme all'individuazione della noradrenalina quale neuromediatore fortemente coinvolto in questi processi, offre ora la possibilità di sviluppare nuovi trattamenti farmacologici per tutte quelle psicopatologie caratterizzate da disfunzioni degli stati motivazionali e da alterazioni affettive.
(Com/Ami/Dire)
fonte: Diregiovani.it