Un vaccino per dire addio alle sigarette: dovrebbe arrivare sul mercato all'incirca fra due anni, nel 2012 o al massimo a inizio 2013, il prodotto 'targato' GlaxoSmithKline (Gsk), al momento all'ultima fase di sviluppo clinico.
Il vaccino si è infatti rivelato in grado, nelle sperimentazioni condotte finora, di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi che 'sbarrano le porte' all'ingresso della nicotina nel cervello, cosicché i neuroni cerebrali non producano più la sensazione di piacere indotta dalla sigaretta. A stimare i tempi per la conclusione delle sperimentazioni e la successiva registrazione del vaccino è stata la stessa Gsk, in occasione di un incontro stampa a Roma dedicato proprio ai 'vaccini del futuro e le tecnologie adiuvanti'.
Ma tra i vaccini terapeutici in dirittura d'arrivo, frutto della ricerca Gsk, c'è anche quello contro il tumore polmonare non a piccole cellule, una forma di cancro che rappresenta circa l'80% dei 40 mila nuovi casi di tumore polmonare. Questo vaccino, il cui arrivo sul mercato è stimato nel 2013, potrebbe rivelarsi 'a doppia azione': è in corso infatti la sperimentazione di fase III anche contro il melanoma.
Alle ultime battute anche gli studi sul vaccino anti-malaria, previsto per il 2012: un'arma importante contro una malattia che ancora oggi uccide 3 mila persone al giorno, in maggioranza bambini e neonati.
"Non dimentichiamo che i vaccini, insieme all'acqua potabile, hanno rappresentato in passato la vera rivoluzione nella sanità pubblica - sottolinea Francesco Scaglione, professore di farmacologia all'università degli Studi di Milano - e oggi possiamo dire di essere a una seconda rivoluzione". E, secondo l'esperto, le nuove frontiere già raggiunte e le sfide dei vaccini del futuro "devono molto agli adiuvanti", sostanze divenute, in tempi di influenza A, di stretta attualità per le polemiche su eventuali rischi derivanti dallo squalene, adiuvante contenuto in alcuni vaccini anti-H1N1.