Anoressia e bulimia sono, secondo i più, delle malattie che interessano le giovani donne, magari appartenenti ad una fascia sociale medio-alta.
Sulla base delle nuove ricerche mediche, però, non è più così. Questi stessi disturbi, infatti, iniziano a diffondersi anche fra gli uomini, ma soprattutto coinvolgono le donne di qualunque estrazione ed età.
Sono le over 40, secondo quanto riportato dai dati in duscussione al “Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Dietisti” che si svolge a Roma dal 28 al 31 maggio, ad essere affette sempre più dall'anoressia.
Il problema si manifesterebbe in quelle donne che non sopportano l’arrivo della menopausa, vissuta come inizio della vecchiaia, e si ribellano rifiutando il cibo. Spesso questo cattivo rapporto tra alimentazione e il corpo avrebbe origini remote. Il disequilibrio è causa anche della bulimia che, invece, si diffonde sempre di più fra le ragazze fra i dodici ed i venticinque anni. Dal resoconto del congresso emergono anche dati sulla diffusione geografica di queste malattie: l’anoressia è presente ovunque, nelle metropoli come nei piccoli paesi, mentre la bulimia è più diffusa nelle grandi città.
Secondo la dottoressa Giovanna Cecchetto, presidente dell'Andid, per entrembe le forme la cura è costituita da due fasi: far affiorare il problema che ha scatenato la sofferenza, risolverlo e rieducarsi a un’alimentazione equilibrata, rompendo la schiavitù della malattia e gli schemi che si autoimpongono i pazienti.
Arginare il problema non è facile ma è possibile riuscirci utilizzando strumenti giusti e innovativi.
Proprio in quest'ottica è stata lanciata a Roma la campagna I like me!
fonte: http://www.diregiovani.it/