L'aspirina avrebbe effetti positivi sulla prevenzione del cancro al seno. E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Harvard Medical School: la celebre pasticca effervescente ridurrebbe la mortalità delle donne che la usano per altre patologie rispetto a quelle che non assumono il farmaco. Nella ricerca condotta sui dati clinici di circa 238mila infermiere è emerso che assumendo dalle 2 alle 5 aspirine a settimane la mortalità era ridotta del 71% e il rischio di ulteriore sviluppo del 60%.
Lo stesso effetto sarebbe stato riscontrato anche in seguito all'assunzione di Ibuprofene. I risultati della ricerca, condotta su oltre 4.000 donne tra il 1976 e il 2002, potrebbero avere una significativa importanza clinica, sostengono gli autori. L'uso dell'acido acetilsalicilico ha effetti collaterali molto più lievi rispetto alla chemioterapia. La ricerca dovrà essere sottoposta a verifiche cliniche più approfondite.
Gli stessi autori hanno invitato alla prudenza, ricordando, che l'aspirina ed altri anti-infiammatori possono causare effetti collaterali a carico dello stomaco, come ulcere e emorragie. Quindi hanno raccomandato di non assumerla nei primi 12 mesi dopo una diagnosi di cancro al seno, potendo dare effetti indesiderati durante la chemioterapia e la radioterapia.
fonte: romagnaoggi.it