Errori nella diagnosi e nella cura, naturalmente, ma anche tanta maleducazione, e tanta, troppa, burocrazia. Nei cahiers de doleance dei pazienti italiani, la cui voce ormai da 10 anni viene raccolta da Cittadinanzattiva nel suo Pit Salute - sono queste le voci più gettonate. Presentato oggi al ministero della Salute, l'audit civico dell'associazione racconta la sanità italiana vista da parte di chi ne è il destinatario, il paziente. In cima alle segnalazioni di disagio ricevute dal Tribunale del malato ci sono sempre (20% del totale), gli errori dei medici e paramedici nostrani, seppur in un leggero calo (-5,7% rispetto al 2005). Ma sono in crescita (+1,5%) i comportamenti degli operatori sanitari (il 13% delle segnalazioni): si va "dal paziente-pacco postale ("è tuo, quindi te lo spedisco" detto da due medici), al lancio dello scopettone contro un paziente da parte di un ausiliare".
Crescono anche le segnalazioni dei disabili (11%, +2,8% sul 2005). "Lo Stato - spiega il rapporto di Cittadinanzattiva - prevede l'erogazione di alcuni benefici, economici e non, ma gli iter burocratici per accedervi sono farraginosi e lentissimi rispetto. Si accumulano ritardi impressionanti e le misure non raggiungono lo scopo". E poi il Pit salute punta il dito contro gli ostacoli alla mobilità: "Le Regioni tendono a frapporre sempre maggiori difficoltà alla possibilità di spostarsi per ottenere cure, trattamenti o analisi. Vogliamo che si dia uno stop a questa sorta di protezionismo regionale, riconoscendo pienamente il diritto dei cittadini alla mobilità e alla scelta". Il rapporto "tra cittadini e operatori va incrinandosi", tira le somme Cittadinanzattiva: "Al di là del dato sugli errori medici o diagnostici, sempre primo per segnalazioni, evidenzia come non si possa ricondurre la qualità del servizio solo ad una questione di fondi".
(Dis/Dire) fonte: http://www.diregiovani.it/
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