google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI: Rimuovere le cicatrici con la microchirurgia a mosaico (Mosaic Surgery) google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Rimuovere le cicatrici con la microchirurgia a mosaico (Mosaic Surgery)

CHE COSA SONO LE CICATRICI

Le cicatrici sono i segni lasciati sulla pelle dopo un intervento chirurgico, un trauma o una malattia che ha prodotto ulcere e piccole ferite, come la varicella, ad esempio. In pratica sono la diretta conseguenza di un danno cutaneo più o meno profondo. Il tessuto cicatriziale comincia a formarsi alcune ore dopo la ferita come azione riparatrice da parte del corpo. Il nuovo tessuto che servirà da “collante” tra i lembi di cute è formato da fibre di collagene prodotte dai fibroblasti e sarà irrorato da nuovi vasi sanguigni. La presenza di una cicatrice è il segno che il processo di guarigione è avvenuto.

LO SCOPO DELLA CHIRURGIA

Rendere il segno meno evidente possibile è l’ovvio obbiettivo della chirurgia e rimuovere completamente in maniera progressiva la lesione è l’innovativa possibilità della micro chirurgia estetica a mosaico. “Per le cicatrici lineari che non misurano oltre 5 mm di larghezza – spiega lo specialista in chirurgia plastica Carlo Alberto Pallaoro – la Mosaic Surgery si rivela una soluzione innovativa e davvero diversa rispetto alle terapie tradizionali”. Negli altri casi, comunque sarà possibile prima ridurre chirurgicamente la dimensione del tessuto danneggiato e poi procedere con la microchirurgia.

ECCO L’INNOVATIVA TECNICA MICROCHIRURGICA

Concepito dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, lo strumento che consente di applicare la nuova tecnica di Mosaic Surgery é un inedito drill ad alta velocità (40.000 giri al minuto) denominato Trilix e utilizzato per diverse procedure microchirurgiche. Con questo strumento, il piccolo solco o la lesione lasciata dalla cicatrice viene sostituito con una micro-porzione di derma del diametro di un millimetro, prelevata da una zona donatrice. Si tratta di una tesserina di pelle (da qui é nato il termine “chirurgia a mosaico”) delle dimensioni e caratteristiche adeguate alla zona trattata per cui al termine del trattamento non si noteranno segni visibili della seduta micro-chirurgica. Con questa tecnica l’innesto del derma avviene automaticamente senza necessità di punti di sutura o di collanti chirurgici ma con la sola applicazione di un cerotto chirurgico. “Eseguito il trattamento - fa presente il dottor Pallaoro - bisognerà evitare per alcuni giorni l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti in modo da non rallentare il naturale processo di guarigione, attuabile in una decina di giorni.” Da sottolineare inoltre che con questo nuovo trattamento di micro-chirurgia estetica non si rischieranno né formazione di edemi né danni cutanei come infiammazioni o cicatrici.

QUANDO SÌ E QUANDO NO

La Mosaic Surgery può essere praticata già a due mesi dall’intervento chirurgico. Nulla toglie comunque di poterla applicare anche su cicatrici di vecchia data, formatesi in seguito ad un intervento di chirurgia estetica o di altra tipologia, ma anche a causa di un qualsiasi evento traumatico. “L’idoneità alla microchirurgia – precisa il dottor Pallaoro – viene confermata nel corso della visita preliminare, che dovrà ad ogni modo escludere la tendenza della cute ad un tipo di cicatrizzazione ipertrofico-cheloideo. Nel caso che durante la visita rimangano dubbi si realizza un test per verificare la bontà della cicatrizzazione.”