I recenti fatti di cronaca che riguardano l'abuso della professione medica ancora prima del cattivo o improprio uitilizzo della medicina omeopatica ci impongono delle attente e serie riflessioni.
Che cosa dobbiamo fare prima di affidarci ad un omeopata ? Quali strumenti abbiamo a disposizione per valutare la professionalità del ns. terapeuta e soprattutto l'efficacia della terapia da lui prescritta?
Dobbiamo prima di tutto usare il buon senso e non considerare l'omeopatia, cosi' come tutte le altre medicine (compresa quella allopatica o ufficiale) come una sorta di religione al di sopra di ogni ragionevole dubbio.
Ma soprattutto dobbiamo certificare che l'omeopata che ci sta visitando sia un MEDICO e cioè un professionista della salute laureato in medicina e chirurgia, regolarmente iscritto all'Albo dei Medici e specializzato in Medicina Omeopatica.
LA SITUAZIONE
L'omeopatia è un metodo clinico e terapeutico basato sulla "Legge dei Simili" formulato da Samuel Hahnemann , fondatore della Medicina Omeopatica.
La legge dei simili afferma che è possibile curare un malato somministrandoli una sostanza che, in un uomo sano, riproduce tutti i sintomi della sua malattia. La Farmacologia Omeopatica classica (materia medica) è costituita da una serie di "rimedi" tratti dal mondo vegetale, animale e minerale. Ogni rimedio è stato singolarmente testato a dosi subtossiche sull'uomo sano (Sperimentazione Patogenica Pura) per evidenziarne i sintomi provocati. Il rimedio viene poi somministrato al malato in dosi più o meno attenuate, preparato attraverso un ben codificato procedimento di fabbricazione (rogressive diluizioni e succussioni). Nella pratica clinica omeopatica classica il medico, dopo aver formulato una diagnosi, somministra il rimedio più simile ai modi peculiari con i quali il malato esprime la sua malattia: la terapia è pertanto personalizzata.
1."L'Omeopatia è una metodologia clinica diagnostica e terapeutica olistica che utilizza come medicinali sostanze diluite e dinamizzate somministrate secondo la Legge di Similitudine ed individualizzate mediante la Patogenesi (effetto della sostanza sull'uomo sano)"
2.L'esercizio dell'Omeopatia costituisce un ATTO MEDICO in quanto è compito del medico individuare la malattia tramite la diagnosi (FNOMCeO 2002). Definita la diagnosi il medico sceglierà la terapia e porrà la prognosi. L'Omeopatia potrà essere esercitata da un medico "esperto" iscritto in un apposito "Registro". Viene ritenuto esperto in omeopatia un medico che ha frequentato una scuola di Formazione dalle caratteristiche che verranno ora definite e ne ha conseguito il relativo diploma. Vi è la possibilità di utilizzare professionalmente la direzione. "Iscritto nel Registro della Medicina Omeopatica" istituito presso l'Ordine. all'inizio del secolo 19.
Oggi, in Italia oltre 9 milioni di pazienti ricorrono all'omeopatia e circa 3.000 sono i medici che la praticano.
I rimedi omeopatici sono reperibili in molte farmacie specializzate. Vengono preparati in diverse forme farmaceutiche, liquide o solide: si tratta soprattutto di granuli o globuli, che vanno sciolti direttamente sotto la lingua (la via sub-linguale assicura infatti un buon assorbimento), oppure di gocce.
IL PROFILO DEL MEDICO OMEOPATA
L'omeopata è un medico che utilizza la medicina omeopatica per la cura di una serie di patologie e di malesseri attraverso la cura dell'individuo. Il medico omeopata, dopo aver formulato una diagnosi, prescrive il rimedio più simile (e quindi più efficace) ai modi con i quali il malato esprime la sua malattia.
La farmacologia omeopatica è costituita da una serie di rimedi minerali, vegetali e animali che vengono somministrati ai pazienti in modo più o meno diluito. La scelta dei rimedi che più si avvicinano ai sintomi del paziente è essenziale nell'approccio omeopatico, per questo è importante poter disporre di sperimentazioni su un gran numero di sostanze per poter suggerire di volta in volta il rimedio più adatto.
L'omeopatia si è rivelata particolarmente efficace per le malattie in età pediatrica, nei disturbi tipici della gravidanza e della menopausa, per asma, allergie, emicranie e cefalee.
I REQUISITI DEL MEDICO OMEOPATA
L'omeopata possiede innanzitutto le ampie e specialistiche conoscenze mediche che derivano dal possesso della laurea in Medicina e chirurgia.
Tali conoscenze devono essere integrate da strumenti teorici e pratici che consentono l'applicazione delle metodiche omeopatiche:
- la legge dei simili, che permette la visita e diagnosi omeopatica analizzando le caratteristiche e il comportamento dell'organismo secondo la medicina omeopatica.
- un'ottima padronanza delle tecniche di individuazione dei medicinali omeopatici e delle tecniche farmaceutiche che consentono di determinare i vari tipi di diluizione per ogni rimedio.
- una conoscenza della storia dell'omeopatia e un suo inquadramento anche legale rispetto alla medicina convenzionale.
L'omeopata deve avere nei confronti del paziente un approccio personalizzato e olistico, ossia che considera un fenomeno nella sua complessità vedendolo nell'insieme e non nelle singole parti.
Nella determinazione della diagnosi è richiesta molta attenzione ai sintomi del paziente, per questo l'omeopata ha bisogno di molti elementi per individuare la tipologia del malato e per rilevare quegli aspetti che possono influenzare la predisposizione ad ammalarsi o a guarire. Per far ciò diventa indispensabile sviluppare delle ottime capacità di osservazione, comunicazione e comprensione.
Come per l'agopuntura o altre discipline appartenenti alle medicine "non convenzionali", la capacità di dimostrare competenza e serietà diventa una prerogativa determinante per ottenere la fiducia del paziente.
LA FORMAZIONE DEL MEDICO OMEOPATA
In Italia non esistono corsi universitari che preparino alla professione di omeopata; esistono invece corsi organizzati da scuole private, che variano molto nella durata e nell'efficacia formativa. Tuttavia l'omeopatia è un "atto medico" e come tale deve essere praticata solo da chi ha conseguito una laurea in Medicina e chirurgia.
L'omeopata per esercitare la professione deve quindi possedere il necessario titolo di studio universitario (laurea in Medicina e chirurgia), l'iscrizione all'Ordine dei medici e deve aver seguito corsi di formazione specifica in Medicina Omeopatica della durata di almeno tre anni, sotto la guida e la supervisione di docenti di comprovata esperienza clinica.
Attualmente l'attività di omeopata, vista la scarsa diffusione nelle strutture sanitarie pubbliche (fatta eccezione per alcune regioni all'avanguardia come la Toscana), viene normalmente esercitata in forma libero professionale. Lo specialista può lavorare in uno studio proprio oppure all'interno di strutture sanitarie private o centri per il benessere e la medicina alternativa.
PER SAPERNE DI PIÙ
Per avere maggiori informazioni sulla figura dell'omeopata è possibile rivolgersi alla FIAMO (federazione italiana delle associazioni e dei medici omeopati) al seguente sito: http://www.fiamo.it/