Allarme sigarette nel Pianeta. A lanciarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) secondo cui il fumo causerà, da oggi al 2030, ben 8,3 milioni di vittime. L'aumento previsto dei decessi rispetto ad ora è del 50%, con l'80% delle vittime che si registrerà nei Paesi a reddito medio e basso.
Dalla "Statistica Sanitaria Mondiale 2007" - compendio diffuso in occasione della sessantesima Assemblea Mondiale della Sanità, svoltasi a Ginevra nei giorni scorsi - si apprende che nel 2030 le cause più comuni di mortalità, oltre al fumo, saranno: le malattie cardiache e polmonari, gli ictus, e l'aids (i decessi legati all'hiv raddoppieranno entro il terzo decennio del secolo, fino a raggiungere i 6,5 milioni annui).
Già nel 2015, le morti imputabili al tabacco saranno il 10% del totale e supereranno del 50% quelle causate dall'aids. Secondo l'Oms, cresceranno del 40% anche le vittime di infortuni causati principalmente dagli incidenti automobilistici. Il rapporto Oms denuncia anche la netta disparità nelle cure mediche tra il nord e il sud del mondo: nel 2004, i paesi Ocse hanno speso 3.080 dollari per abitante in rimedi sanitari contro i 102 di Africa e Sudest asiatico.
fonte: Diregiovani
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