google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Cellule Staminali, alcuni importanti chiarimenti

Intervista rilasciata da Andrea Mazzoleni della Beike Europe, società che permette di accedere al trattamento con cellule staminali in Cina e in Tailandia, ed è la rappresentanza europea della Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd., a BIOBLOG

- È inutile nascondere che molte persone vi accusano di vendere fumo, cosa ne pensa?

Spesso e volentieri i mass media fanno una gran confusione in merito ai Centri che si occupano di cellule staminali.Un’interessante analisi pubblicata nel numero di gennaio della rivista scientifica “Nature” evidenzia come il Centro Beike di Shenzhen sia l’unico accreditato che, accanto ai programmi di ricerca, abbia trattato un considerevole numero di pazienti con buoni risultati
L’obiettivo è: mettere SUBITO in pratica i risultati della più avanzata ricerca biomedica per permettere a numerosi pazienti a cui oggi non viene data alcuna speranza, se non di guarire, di accedere a migliori condizioni.
Chi ci accusa di vendere fumo è perché non ha la più pallida idea di cosa sia un trattamento serio con le cellule staminali.

- Quante sono le persone che nel 2007 hanno fatto richiesta per ricevere il vostro aiuto e quante sono quelle che effettivamente sono state ritenute idonee per intraprendere il viaggio in Cina?

Riceviamo in media ca. 200 richieste al mese e, in base alle patologie trattabili e alle controindicazioni, dobbiamo purtroppo rispondere negativamente a circa il 60% delle richieste.

- Quali patologie si possono trattare?

A questo proposito dobbiamo rilevare che riceviamo sempre più spesso, a fronte di un nostro parere negativo sulla trattabilità con cellule staminali per alcune patologie, le accese rimostranze da parte di pazienti che affermano di aver invece ricevuto dai loro medici curanti delle indicazioni a favore di questo trattamento. Riguardo questa situazione, che provoca false illusioni, la Beike ricorda che attualmente il range delle patologie trattabili nei propri centri è :

• Alzheimer

• Atassia, spinocerebellare e Friedreich’s

• Traumi cerebrali nei bambini e a certe condizioni negli adulti

• Paralisi cerebrali

• Sclerosi multipla (SM)

• Distrofia muscolare, Duchenne’s

• Traumi spinali

• Atrofia muscolare spinale (SMA)

• Tetraparesi spastica

• Sclerosi laterale amiotrofica all’esordio (SLA)

Importante novità inoltre per quanto attiene le patologie oftalmiche: in base ai risultati ottenuti, il trattamento dell’ipoplasia del nervo ottico è quello che finora ha dato le maggiori soddisfazioni insieme alla retinite pigmentosa.

Inoltre le lesioni traumatiche al nervo ottico sono in linea generale affrontabili, a patto che il nervo stesso sia ancora collegato ad entrambe le estremità (bulbo oculare e massa encefalica), e che il bulbo oculare stesso sia ancora integro.

Esistono dei precisi requisiti per poter accedere al trattamento e per questa ragione attuiamo una procedura di ammissione ben definita con la richiesta delle informazioni necessarie per il nostro staff medico che decide la possibilità del trattamento dei casi che gli vengono sottoposti: Procedura che è del tutto gratuita.

- Che percentuale di successo c’è e in che termini?

Degli oltre 3000 pazienti che si sono sottoposti ai trattamenti a base di cellule staminali, circa il 70%-80% sono soddisfatti dei miglioramenti che hanno ottenuto, a seconda della malattia. Questa percentuale è in aumento perché noi consideriamo professionalmente ogni caso dando parere favorevole solo quando sono ipotizzabili miglioramenti e non esistono controindicazioni. Se il nostro staff medico ritiene che non ci saranno benefici sostanziali con il trattamento, lo diciamo e se possibile consigliamo in merito a possibili alternative. Noi non possiamo garantire il miglioramento, ma il nostro trattamento, costituito da più iniezioni di cellule staminali accompagnate da un completo programma di riabilitazione quotidiana, tende ad ottenere il massimo possibile.

- Il prezzo, molti ritengono che sia “alto”, non è possibile ridurlo per venire incontro ai pazienti meno abbienti?

In una recente statistica pubblicata da Cittadinanza attiva, viene indicato un costo medio per trapianto di cellule staminali di 6.000 Euro. Considerato che questi trattamenti vengono fatti ambulatoriamente, si basano su un quantitativo al massimo di due milioni di cellule e non sono accompagnati da assistenza medica, quanto fornisce la Beike dovrebbe costare 20 volte tanto. Ci si dimentica il costo di ca. un mese di degenza in clinica per due persone, la riabilitazione, l’agopuntura, ecc., l’assistenza medica e gli esami effettuati, le terapie somministrate, e in più ci sono i trapianti di cellule staminali di 10-15 milioni per volta.

- È possibile ricevere un aiuto o un rimborso dal sistema Sanitario Nazionale? E se sì, in che modo?

In base alla legge del 23 dicembre 1978, n. 833 è possibile ottenere rimborsi per Cure specialistiche all’estero. Il problema non sono tanto le ASL, quanto la difficoltà a trovare un neurologo che rilasci una prescrizione di massima. Quando questo è avvenuto il trattamento è stato preso a carico completamente.

- L’Advanced Cell Therapeutics (Act) con sede in Svizzera e la Biomark per non aver saputo dimostrare la provenienza legale delle staminali che iniettavano nei pazienti sono finite sul banco degli imputati, Voi invece tenete traccia da chi provengono le staminali che vengono iniettate? E soprattutto che precauzioni vengono prese affinché non si verifichino passaggi di malattie?

Per ciascun campione di UCB ottenuto sono documentate:

• storia medica del neonato e dei genitori con esame per l’assenza di malattie trasmissibili quali HIV I / II, HBV, HCV; Sifilide, ecc

• sangue della madre testato per le malattie trasmissibili

I campioni di UCB che hanno risultati positivi sono eliminati e smaltiti correttamente

• Tutte le singole unità di cellule staminali UCB vengono correttamente classificate per comodità di identificazione e rintracciabilità.

Ogni esemplare è corredato da documento corrispondente:

• Codice Identificativo

• Numero totale di cellule mononucleate (MNC)

• Collection Time

• Data di raccolta UCB

• Nome del modello UCB

I controlli avvengono alla Banca centrale del sangue e, per sicurezza, ripetuti nei nostri laboratori utilizzando i criteri dell’AABB (American Association of Blood Banks).

- I pazienti che si sottopongono alle iniezioni di staminali vengono monitorati una volta tornati in Italia?

Da parte nostra cerchiamo di essere in contatto con i pazienti per sapere l’evoluzione e il grado di soddisfazione. Il monitoraggio clinico consigliamo sia eseguito dai medici e neurologi di riferimento.

- Conosce il dottor Huang Hongyun? Nel marzo 2006 è stato pubblicato uno studio di tre scienziati californiani nel quale viene riportato che su sette pazienti curati da Huang (uno dei più famosi medici cinesi che usa le staminali presso l’Ospedale di Pechino) nessuno ha riportato benefici e sottolinea invece la presenza di numerosi effetti collaterali. Come commenta questa notizia?

Come già detto in altre occasioni la Beike si distanzia dal dr. Huang in quanto ritiene la sua tecnica meno efficace e più pericolosa.

- Avete mai rilevato l’insorgere di complicazioni (ad esempio fenomeni di rigetto) o la trasmissione di certe malattie?

Non abbiamo mai avuto, fino ad ora, complicazioni o effetti collaterali salvo qualche lineetta di febbre o un leggero mal di testa rientrati in poche ore.

- Esistono articoli scientifici pubblicati in merito all’utilizzo delle staminali presso i centri ospedalieri da voi utilizzati?

Esistono articoli scientifici e testimonianze dirette dei pazienti consultabili sul sito www.beike.ch. Alcune pubblicazioni verranno quest’anno diffuse anche da importanti riviste scientifiche occidentali.

Vorrei far notare, a questo proposito, le collaborazioni con Università importanti attuate dalla Beike rilevabili dall’elenco seguente :

• Graduate School of Shenzhen, Tsinghua University

• Zhengzhou University

• Shandong University

• Peking University, School Of Life Sciences

• Sichuan University

• The Third Medical University of PLA

• Zhongshan Medical University

• Guiyang Medical College

• Stanford University

• Imperial College of London

• The Chinese University of Hong Kong

• University of Debrecen

• Biochemistry Department of Göteborg University

- Per chiudere l’intervista le vorrei chiedere cosa pensa del Sistema Sanitario italiano e se crede che da parte della legislazione e dall’ambiente medico del nostro Paese ci potrebbe essere una rivalutazione a breve di questo tipo di cure, considerando che anche per altri aspetti siamo sicuramente “indietro” rispetto ad altri stati (basti vedere la querelle dietro il testamento biologico).

La malasanità non è un’invenzione giornalistica, ma una preoccupazione reale di pazienti sempre più insofferenti all’errore. Nel 48,2% degli articoli che contengono l’indicazione di un soggetto responsabile di fatti rilevati viene chiamato in causa il fattore umano, mentre nel 33% degli articoli la responsabilità è attribuita alla struttura sanitaria genericamente.
C’è bisogno, ancora, di un gran numero di infermieri professionali, medici, pediatri, dentisti, igienisti e operatori sociosanitari che lavorino esclusivamente nel pubblico, nonché di un servizio di emergenza territoriale efficiente che tramite centrali operative e collegamenti informatici coordini le disponibilità di posti letto delle strutture pubbliche e lo smistamento dei pazienti “urgenti” in queste strutture.
Non si possono d’altra parte ignorare le rilevanti trasformazioni avvenute negli ultimi anni in medicina sia di natura tecnicoscientifica, ma soprattutto culturale con una imperante richiesta di garanzia alla salute, anche se il Sistema sanitario, ricordiamo, può garantire solo una buona prestazione per la tutela della salute del paziente e non la sua immortalità.
Spesso non c’è più domanda sanitaria, ma mercato sanitario: si insinuano forze esterne per condizionare determinate scelte nel tentativo di ridurre le spese e ottimizzare le risorse oppure per forzare verso un certo consumismo con informazioni orientate.
In questo senso la spesa sanitaria non deve realizzare il maggior beneficio al minor costo, deve invece realizzare benefici anche solo probabili al costo che risulta indispensabile o almeno in funzione delle risorse disponibili.
L’introduzione di trattamenti moderni, con minori effetti collaterali e con costi più contenuti rispetto alle cure tradizionali è una sfida che la politica dovrà affrontare in breve tempo.

Andrea Mazzoleni

di Beike Europe SA




L'importanza della Diagnosi Prenatale

La diagnosi prenatale permette di rilevare nel feto anomalie cromosomiche o geniche alle quali sono spesso associate condizioni patologiche.
L’utilizzazione di un responso a seguito di diagnosi è un problema diffuso, ma forse è maggiormente sentito nel campo prenatale perché, accanto all’affinarsi delle possibilità diagnostiche, non vi è ancora, purtroppo, un corrispondente sviluppo delle possibilità terapeutiche.
Su tale questione esistono molteplici opinioni ed una grande pluralità di comportamenti, sia dei medici che dei biologi, che lavorano nel settore, sia dei genitori che, loro malgrado, si sono trovati a dover far fronte a decisioni difficili.
Va certamente sottolineato che la diagnosi prenatale va sempre svolta, da chi opera nel settore, con alto senso di responsabilità, nel rispetto della propria professione e con grande riguardo delle opinioni e della libertà di scelta dei richiedenti.
Un altro importante problema etico nella diagnosi prenatale è il rischio che la tecnica utilizzata per il prelievo dei campioni comporta per il continuo della gravidanza e per la vita del nascituro.
Avendo sempre presente la regola di proporzionalità tra rischio e beneficio da conseguire, si dovrebbe sempre selezionare in modo rigoroso le pazienti alle quali consigliare questo tipo di esame, in funzione dei dati anamnestici e genetici della madre e della storia ostetrica.
Comunque sia, la scelta deve essere sempre quella della donna o della coppia, previamente informata di tutti gli aspetti tecnici e delle implicazioni di tali esami. E’ per questo che abbiamo sentito l’esigenza di creare un Centro Servizi per la Diagnosi Genetica, facendo dell’informazione e della assistenza alla donna in gravidanza il nostro lavoro, nella speranza di poter rendere i futuri genitori più consapevoli e sereni di fronte alle loro scelte.

Dott.ssa Benedetta Calzolai

di IPPOCRATE Centro Servizi per la Diagnosi Genetica

Attacchi di panico e Agorafobia, il ruolo dell'iperventilazione

L’iperventilazione, che consiste nel respirare con una frequenza e/o una profondità eccessive rispetto a quelle che sono le reali esigenze del nostro organismo in un determinato momento, svolge un ruolo importante nell’esacerbazione delle risposte fobiche e di fuga che caratterizzano il disturbo da panico/agorafobia.
Ogniqualvolta noi inspiriamo facciamo entrare ossigeno nei polmoni; l’ossigeno può così legarsi all’emoglobina contenuta nei globuli rossi ed in tal modo esso sarà in grado di raggiungere tutti i tessuti del nostro corpo dove verrà rilasciato alle cellule che lo impiegheranno per produrre l’energia necessaria per il loro funzionamento. La risultante del processo di produzione energetica che vede l’ossigeno come combustibile è l’anidride carbonica, una sorta di “gas di scarico” che passa successivamente dalle cellule che la producono al sangue che la trasporta fino ai polmoni; qui essa verrà eliminata all’esterno mediante l’espirazione.
Ma cos’è che fa staccare l’ossigeno dall’emoglobina in modo che esso possa essere “ceduto” alle cellule? E’ l’anidride carbonica che consente questo processo di cessione ed è per tale motivo che è importante che nel sangue non manchi l’anidride carbonica; infatti, se ciò accadesse, il processo di ossigenazione dei tessuti verrebbe compromesso in maniera significativa.
L’iperventilazione comporta una maggiore ossigenazione del sangue, ma anche un maggior allontanamento dell’anidride carbonica attraverso l’espirazione; la conseguenza di questo processo sarà la più difficoltosa cessione dell’ossigeno (da parte dell’emoglobina) ai tessuti periferici. Un’altra importante conseguenza della riduzione della concentrazione dell’anidride carbonica nel sangue (ipocapnia) sarà un restringimento (vasocostrizione) delle arteriole, in particolare di quelle cerebrali; anche questo fenomeno contribuirà in maniera significativa al peggioramento dell’ossigenzione dei tessuti.
Da un punto di vista clinico l’iperventilazione causa la comparsa di una serie di manifestazioni quali “fame” d’aria, palpitazioni, senso di stordimento, sensazioni d’irrealtà, senso di confusione, sudorazione, stanchezza, vertigini, formicolii etc. Tali sintomi sono praticamente sovrapponibili a quelli degli attacchi di panico e la conseguenza sarà che l’iperventilazione finirà con il peggiorare la sintomatologia “panico” del paziente. Egli, infatti, divenendo sempre più ansioso, iperventilerà sempre più sviluppandosi così un circolo vizioso che amplificherà in maniera sempre più significativa la sintomatologia ansiosa e fobica.
Dunque, quanto appena descritto rappresenta il razionale per il quale, il riconoscimento dell’iperventilazione ed il suo controllo mediante tecniche specifiche consente, in ultima analisi, un miglior controllo della sintomatologia fobico/ansiosa.

Dr. Giuseppe Ruffolo

di Psichiatria OnLine.it

Anemia in gravidanza e lievito plasmolisato con erbe

Per le future madri il fabbisogno di ferro è il triplo rispetto a quello di una donna adulta non gravida. L’abbassamento dei valori di emoglobina, che spesso caratterizza il decorso di una gravidanza, determina stanchezza, spossatezza e sindrome da affaticamento.
Per mantenere stabili i valori di emoglobina senza ricorrere all’assunzione di medicinali, è possibile rivolgersi a rimedi fitoterapici. Una recente ricerca, condotta dall’immunologo Peter W. Joller in collaborazione con l’Università di Zurigo e pubblicata sulla rivista svizzera GanzheitsMedizin, dimostra l’efficacia di un rimedio totalmente naturale per mantenere stabili i valori di emoglobina. Hanno partecipato allo studio 31 donne gravide, a cui è stato somministrato con regolarità un preparato a base di lievito plasmolisato con erbe, ottenuto dalla speciale lavorazione Strath, una tecnica fisico-enzimatica che plasmolizza cellule di lievito nutrite con piante. E’ stata associata all’assunzione del preparato una dieta a base di frutta, verdura, pane integrale, carne magra e prodotti caseari. Oltre i due terzi delle pazienti ha reagito positivamente al test: nella settimana prima del parto, i valori di ferro di 26 donne risultavano stabili o migliorati rispetto all’inizio dello studio.
I risultati della ricerca dimostrano che il lievito plasmolisato con erbe è in grado di mantenere stabili i valori di emoglobina nel corso della gravidanza, senza che sia necessario assumere preparati vitaminici o a base di ferro. Il lievito plasmolisato con erbe secondo il metodo Strath contribuisce al miglioramento dell’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti, può favorire l’efficacia di preparati a base di ferro ed esercita un influsso positivo sul metabolismo.

La cavitazione estetica

La cavitazione estetica, grande innovazione tecnologica del momento, è attualmente l'apparecchiatura più richiesta dal mercato della bellezza, i centri maggiormente attrezzati sono sempre alla ricerca di intuizioni in grado di accontentare una clientela sempre più esigente alla ricerca di trattamenti rapidi, efficaci e risolutivi.
E' risaputo che la domanda di trattamenti viso e corpo è costantemente in aumento soprattutto per quanto riguarda il sesso maschile e, considerando che trattamenti manuali e cosmetici più di tanto non possono offrire, si sta cercando di capire quanto la tecnologia ci possa aiutare per elevare il nostro livello professionale ed ottenere risultati realmente efficaci e tangibili. Le leggi del mercato sono spietate e la confusione, soprattutto dopo le visite a fiere e congressi di settore regnano sovrane e non ci aiutano a comprendere.
AL Cosmoprof di quest'anno si è sentito ma, soprattutto, visto di tutto. Si cerca la "Ferrari" della situazione e le aziende che non ne possono disporre ci vogliono piazzare la vecchia 500 cercando di convincerci che è la stessa cosa. Il cliente "tipo" esce facendo incetta di depliand e quando arriva a casa non si ricorda più con chi ha parlato e confonde la cavitazione con la radiofrequenza e la Luce Pulsata con l'elettroporatore, non ci si ricorda più se si stava parlando di Watt o di Hertz, di Joule o di Nanometri. In questo marasma si cerca di schiarirsi le idee cominciando a parlarne con i colleghi o gli agenti fidelizzati per cercare chiarimenti ma spesso ci si accorge che i nostri interlocutori ne sanno molto meno di noi. Cosa si deve fare per poter essere sicuri di non sbagliare? Se il cliente non è sufficientemente informato e attento rischia di investire le proprie risorse nelle attrezzature sbagliate rivolgendosi ad aziende sempre più agguerrite ed implacabili le quali per non soccombere dipingono gli stemmi Ferrari sulla vecchia 500 e vogliono convincerti che può fare i 300 Km orari.
Le aziende che sino a pochi anni fa avevano coperto il mercato con attrezzature "all'acqua di rose" o lettini e Solarium si trovano ora spiazzate da richieste molto precise di operatrici ed operatori disposti ad investire se necessario, ma solo nella direzione della qualità e dell'efficacia.
L'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di fare una distinzione tra le aziende che producono tecnologia avanzata ed i soliti vecchi e rinomati marchi.
Se ci fate caso le aziende nuove del settore, ma soprattutto quelle che producono principalmente tecnologia di altissimo livello:
Laser - Cavitazione (quella vera) - Luci Pulsate e Radiofrequenze professionali, sono le uniche in grado di potervi dare delle garanzie, il resto è "acqua fresca".
Le aziende storiche devono difendere i loro prodotti, anche a costo di tramutarli in altro, e non possono elevare troppo il livello qualitativo delle apparecchiature a listino, altrimenti non ne venderebbero.
Un altro consiglio che diamo è di orientarvi su un usato ricondizionato affidandovi a professionisti del settore e consulenti.
Oggi si possono trovare ottime attrezzature di ultima generazione ricondizionate risparmiando parecchio dal loro valore di listino, verificando che vi siano delle solide garanzie sul prodotto acquistato.

Articolo di Oscar Peris






Efficacia della Luce pulsata nell'epilazione

La prima caratteristica deve essere la stabilità del trattamento.L'efficacia si valuta in funzione del risultato ed il risultato deve determinare stabilità, vale a dire che se un soggetto si sottopone oggi ad un singolo trattamento,
per almeno x giorni il pelo non deve riproporsi e dal momento che ogni soggetto ha delle caratteristiche ormonali e metaboliche differenti (grazie a Dio) non vedo il motivo per cui si debba presentare tutti i mesi, quindi deciderà il soggetto quando sarà il momento di "spendere" la propria seduta. Questo è il principale motivo che allontana i clienti da queste organizzazioni e dal centro di riferimento. Quando tutto questo viene compreso è tardi per tutti, il cliente avrà speso cifre importanti ed alla fine quando si presenterà davanti al bivio che prevede o il termine dei trattamenti con la conseguente ricrescita del pelo, oppure la sottoscrizione di un altro ciclo di trattamenti avrà forti dubbi sulla validità del metodo. L'estetista si renderà conto un po' alla volta quando vedrà la faccia perplessa dei propri clienti che la metteranno in croce per avergli proposto quel ciclo di trattamenti. Per il momento il meccanismo resta in piedi, essendo una metodica piuttosto recente e poco testata c'è ancora qualcuno che vuole crederci, ma non appena un cliente si sottoporrà a trattamenti di epilazione in centri "veramente" ben attrezzati potranno rendersi conto che con buone apparecchiature le sedute avranno tempi, risultati e prezzi ragionevoli.

Caratteristiche di una buona Luce Pulsata

Fin dalla sua nascita il principale problema delle Luci Pulsate è sempre stato la gestione della potenza della lampada allo xenon, un problema che da sempre impegna gli ingegneri del settore.

Una Luce Pulsata deve:

- disporre di una elevata potenza di emissione.

- contenere la temperatura della lampada per un utilizzo continuativo.

- penetrare in profondità.

- colpire il target principale di riferimento (la melanina) con estrema efficacia.

- avere un manipolo facilmente gestibile.

- essere affidabile.

- avere filtri in grado di far passare la lunghezza d'onda necessaria.

- lavorare con rapidità

- ridurre l'effetto scattering o rifrazione del raggio di luce emessa.

- poter lavorare su qualsiasi tipo di pelle (fototipo).

- essere il più confortevole possibile per il cliente.

- avere una lampada robusta e garantire un buon numero di colpi.

- avere uno spot il più grande possibile

Perché una buona Luce Pulsata è meglio di un laser?

- Sedute non dolorose

- Applicazioni che ottengono un significativo effetto lifting

- Minor costo a trattamento

- Minor impiego di tempo per ogni seduta

- Migliora le zone colpite da follicoliti

- Migliora le zone colpite da acne

- Non arrossa eccessivamente la pelle.

Di Oscar Peris






Conservazione delle staminali cordonali per uso autologo o per donazione

Le mamme che decidono di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, per il proprio bambino o bambina o per uso familiare, oggi possono anche decidere di conservarlo per donare le preziose cellule. Ma la scelta deve essere libera da parte dei genitori. In caso di compatibilità con un ricevente, la SmartBank, la prima biobanca in Italia a consentire alle mamme italiane di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, rimborsa interamente il costo di conservazione. Il tutto lasciando liberi i genitori di decidere cosa fare. Un approccio serio, efficiente, europeo che lascia piena libertà a chi decide di non buttare il cordone ma di conservarlo. Avvicinando così le mamme italiane a quelle inglesi, tedesche e del resto d’Europa. Perché conservazione e donazione sono due facce della stessa medaglia. Ma occorre lasciare liberi i genitori di decidere cosa fare. E soprattutto metterli in condizioni di farlo sul piano della qualità del servizio di conservazione, dell’informazione, dell’accessibilità ai costi. Perchè, per dirla con il prof. Umberto Veronesi, "conservare le cellule staminali del cordone ombelicale, oggi, è non solo giusto ma fondamentale. Ed è la donna, futura mamma, che deve decidere che cosa fare del suo cordone ombelicale".

Link: SmartBank


Biostimolazione cutanea per ridurre l'invechiamento cutaneo

La biostimolazione è un trattamento capace di attivare biologicamente le funzioni anaboliche del fibroblasto e la produzione di collagene tipo III, elastina e acido ialuronico, elementi, questi, che consentono di riportare alla normalità il metabolismo e il funzionamento della cute, rallentando gli effetti dell’invecchiamento cutaneo.
La biostimolazione cutanea può essere effettuata mediante infiltrazione di Skin B, un dispositivo medico contenente aminoacidi, glucosamina, coenzimi biologici e frammenti di acido ialuronico ad un pH di 7,4 che consente di attivare il fibroblasto e di mantenere il pH tessutale a livello fisiologico.
Il trattamento prevede una seduta settimanale per 4 settimane, poi 2 o 3 sedute quindicinali e, infine, una seduta ogni 30-40 giorni come mantenimento.
La biostimolazione cutanea può essere ottenuta efficacemente anche con il plasma ricco in piastrine (PRP) e fattori di crescita (FC) autogeni. I Fattori di Crescita sono mediatori biologici che regolano le funzioni essenziali della rigenerazione e della riparazione dei tessuti.
I fattori di crescita sono prodotti da numerose cellule come le piastrine e i fibroblasti. Per ottenere plasma ricco in piastrine e fattori di crescita autogeni viene effettuato un prelievo di sangue venoso di 20 cm3 che viene centrifugato in modo da separare le piastrine le quali poi vengono attivate con cloruro di calcio al fine di riprodurre il processo di attivazione piastrinica che avviene nella coagulazione.
Il trattamento con PRPFC prevede 2-3 sessioni annuali nelle quali si effettuano infiltrazioni intradermiche sul viso, il collo, il decollette e le mani con depositi di 0,01-0,02 cm3, distanziati tra loro di 1 cm.