Durante la gravidanza l’organismo materno si prepara al lieto evento, mettendo in atto una serie di adattamenti fisiologici di natura ormonale, metabolica ed immunologica. A livello dermatologico questi meccanismi migliorano generalmente l’aspetto della cute, rendendola più morbida al tatto, più luminosa e meno grassa.
La gravidanza non offre alla pelle soltanto benefici e talora si possono presentare degli inconvenienti, la cui intensità varia da una donna all’altra e persino da una gravidanza all’altra nella medesima donna.
Oltre alla pelle possono essere interessate le mucose e gli annessi cutanei (peli, capelli ed unghie) ed in questa fase può rivelarsi preziosa la collaborazione dermatologo – ginecologo.
Le future mamme sono molto attente non solo nella prevenzione di cellulite e smagliature, ma anche nel CONTROLLO PERIODICO DEI NEI (mappatura dei nei mediante dermatoscopia) in quanto il melanoma diagnosticato in “dolce attesa” è particolarmente aggressivo (foto 1).
Molto frequente è il prurito gravidico che compare intorno al settimo mese di gravidanza. Esso è dovuto all’aumentata sudorazione e alla disidratazione cutanea.
La cosiddetta CELLULITE (o panniculopatia edemato-fibro-sclerotica) si presenta con la cosiddetta pelle a buccia di arancia ed è dovuta a un’aumentata ritenzione idrica. Una regolare attività fisica ed una sana alimentazione possono limitare questo fastidioso inestetismo.
Le SMAGLIATURE (striae distensae gravidarum) sono invece dovute a veri e propri strappi della pelle, a livello del derma profondo e si verificano nella cute poco elastica, come conseguenza dell’aumento del peso/volume. L’uso di creme elasticizzanti suggerite dal dermatologo, può essere utile nel prevenirne la comparsa. Tra le donne gravide africane ed asiatiche tale fenomeno è quasi sconosciuto.
Le MACCHIE BRUNE della pelle (cloasma o maschera della gravidanza) sono dovute all’aumentata stimolazione del melanociti ad opera dei lipidi placentari. Generalmente si manifestano a livello delle guance, alla fronte e ai baffetti, soprattutto nelle donne di colorito olivastro. Il dermatologo in questi casi può raccomandare un buon programma di prevenzione.
PELURIA: gli ormoni della gravidanza, (androgeni placentari, ACTH, etc) possono indurre in alcune donne un aumento della peluria del viso e del corpo (irsutismo).
CAPELLI: all’inizio della gravidanza alcuni ormoni (es: estrogeni placentari e ovarici) prolungano la fase anagen dei capelli, migliorandone l’aspetto (sono più belli, folti e lucidi). Al momento del parto, la diminuzione improvvisa di questi ormoni, provoca un diradamento reversibile dei capelli, fenomeno noto a noi dermatologi come defluvium post-partum o telogen effluvium. Dopo adeguata terapia dermatologica i capelli riprendono l’aspetto di prima.
Le UNGHIE in gravidanza crescono più velocemente, ma si presentano più opache e fragili.
I FIBROMI PENDULI (molluscum fibrosum gravidarum) si presentano come piccoli rilievi color carne, ai lati del collo e delle ascelle. Hanno solo un significato estetico e possono essere facilmente eliminati dal dermatologo dopo il parto.
Durante la gravidanza l’organismo materno, modifica il proprio profilo immunologico in modo da poter “tollerare” il nuovo organismo (embrione/feto) senza provocarne il rigetto (aborto spontaneo). Il nuovo equilibrio immunitario che si viene a creare, induce il miglioramento di alcune malattie dermatologiche (es: acne, psoriasi, etc) ed il peggioramento di altre (lupus eritematoso, melanoma, etc).
Esistono poi una serie di malattie cutanee tipiche del periodo gravidico come l’herpes gestationis, il prurito gravidico e l’eruzione polimorfa della gravidanza (PUPPP).
A cura del Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo - Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Sito web: http://www.ildermatologorisponde.it./