google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

L'importanza della Diagnosi Prenatale

La diagnosi prenatale permette di rilevare nel feto anomalie cromosomiche o geniche alle quali sono spesso associate condizioni patologiche.
L’utilizzazione di un responso a seguito di diagnosi è un problema diffuso, ma forse è maggiormente sentito nel campo prenatale perché, accanto all’affinarsi delle possibilità diagnostiche, non vi è ancora, purtroppo, un corrispondente sviluppo delle possibilità terapeutiche.
Su tale questione esistono molteplici opinioni ed una grande pluralità di comportamenti, sia dei medici che dei biologi, che lavorano nel settore, sia dei genitori che, loro malgrado, si sono trovati a dover far fronte a decisioni difficili.
Va certamente sottolineato che la diagnosi prenatale va sempre svolta, da chi opera nel settore, con alto senso di responsabilità, nel rispetto della propria professione e con grande riguardo delle opinioni e della libertà di scelta dei richiedenti.
Un altro importante problema etico nella diagnosi prenatale è il rischio che la tecnica utilizzata per il prelievo dei campioni comporta per il continuo della gravidanza e per la vita del nascituro.
Avendo sempre presente la regola di proporzionalità tra rischio e beneficio da conseguire, si dovrebbe sempre selezionare in modo rigoroso le pazienti alle quali consigliare questo tipo di esame, in funzione dei dati anamnestici e genetici della madre e della storia ostetrica.
Comunque sia, la scelta deve essere sempre quella della donna o della coppia, previamente informata di tutti gli aspetti tecnici e delle implicazioni di tali esami. E’ per questo che abbiamo sentito l’esigenza di creare un Centro Servizi per la Diagnosi Genetica, facendo dell’informazione e della assistenza alla donna in gravidanza il nostro lavoro, nella speranza di poter rendere i futuri genitori più consapevoli e sereni di fronte alle loro scelte.

Dott.ssa Benedetta Calzolai

di IPPOCRATE Centro Servizi per la Diagnosi Genetica

Attacchi di panico e Agorafobia, il ruolo dell'iperventilazione

L’iperventilazione, che consiste nel respirare con una frequenza e/o una profondità eccessive rispetto a quelle che sono le reali esigenze del nostro organismo in un determinato momento, svolge un ruolo importante nell’esacerbazione delle risposte fobiche e di fuga che caratterizzano il disturbo da panico/agorafobia.
Ogniqualvolta noi inspiriamo facciamo entrare ossigeno nei polmoni; l’ossigeno può così legarsi all’emoglobina contenuta nei globuli rossi ed in tal modo esso sarà in grado di raggiungere tutti i tessuti del nostro corpo dove verrà rilasciato alle cellule che lo impiegheranno per produrre l’energia necessaria per il loro funzionamento. La risultante del processo di produzione energetica che vede l’ossigeno come combustibile è l’anidride carbonica, una sorta di “gas di scarico” che passa successivamente dalle cellule che la producono al sangue che la trasporta fino ai polmoni; qui essa verrà eliminata all’esterno mediante l’espirazione.
Ma cos’è che fa staccare l’ossigeno dall’emoglobina in modo che esso possa essere “ceduto” alle cellule? E’ l’anidride carbonica che consente questo processo di cessione ed è per tale motivo che è importante che nel sangue non manchi l’anidride carbonica; infatti, se ciò accadesse, il processo di ossigenazione dei tessuti verrebbe compromesso in maniera significativa.
L’iperventilazione comporta una maggiore ossigenazione del sangue, ma anche un maggior allontanamento dell’anidride carbonica attraverso l’espirazione; la conseguenza di questo processo sarà la più difficoltosa cessione dell’ossigeno (da parte dell’emoglobina) ai tessuti periferici. Un’altra importante conseguenza della riduzione della concentrazione dell’anidride carbonica nel sangue (ipocapnia) sarà un restringimento (vasocostrizione) delle arteriole, in particolare di quelle cerebrali; anche questo fenomeno contribuirà in maniera significativa al peggioramento dell’ossigenzione dei tessuti.
Da un punto di vista clinico l’iperventilazione causa la comparsa di una serie di manifestazioni quali “fame” d’aria, palpitazioni, senso di stordimento, sensazioni d’irrealtà, senso di confusione, sudorazione, stanchezza, vertigini, formicolii etc. Tali sintomi sono praticamente sovrapponibili a quelli degli attacchi di panico e la conseguenza sarà che l’iperventilazione finirà con il peggiorare la sintomatologia “panico” del paziente. Egli, infatti, divenendo sempre più ansioso, iperventilerà sempre più sviluppandosi così un circolo vizioso che amplificherà in maniera sempre più significativa la sintomatologia ansiosa e fobica.
Dunque, quanto appena descritto rappresenta il razionale per il quale, il riconoscimento dell’iperventilazione ed il suo controllo mediante tecniche specifiche consente, in ultima analisi, un miglior controllo della sintomatologia fobico/ansiosa.

Dr. Giuseppe Ruffolo

di Psichiatria OnLine.it

Anemia in gravidanza e lievito plasmolisato con erbe

Per le future madri il fabbisogno di ferro è il triplo rispetto a quello di una donna adulta non gravida. L’abbassamento dei valori di emoglobina, che spesso caratterizza il decorso di una gravidanza, determina stanchezza, spossatezza e sindrome da affaticamento.
Per mantenere stabili i valori di emoglobina senza ricorrere all’assunzione di medicinali, è possibile rivolgersi a rimedi fitoterapici. Una recente ricerca, condotta dall’immunologo Peter W. Joller in collaborazione con l’Università di Zurigo e pubblicata sulla rivista svizzera GanzheitsMedizin, dimostra l’efficacia di un rimedio totalmente naturale per mantenere stabili i valori di emoglobina. Hanno partecipato allo studio 31 donne gravide, a cui è stato somministrato con regolarità un preparato a base di lievito plasmolisato con erbe, ottenuto dalla speciale lavorazione Strath, una tecnica fisico-enzimatica che plasmolizza cellule di lievito nutrite con piante. E’ stata associata all’assunzione del preparato una dieta a base di frutta, verdura, pane integrale, carne magra e prodotti caseari. Oltre i due terzi delle pazienti ha reagito positivamente al test: nella settimana prima del parto, i valori di ferro di 26 donne risultavano stabili o migliorati rispetto all’inizio dello studio.
I risultati della ricerca dimostrano che il lievito plasmolisato con erbe è in grado di mantenere stabili i valori di emoglobina nel corso della gravidanza, senza che sia necessario assumere preparati vitaminici o a base di ferro. Il lievito plasmolisato con erbe secondo il metodo Strath contribuisce al miglioramento dell’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti, può favorire l’efficacia di preparati a base di ferro ed esercita un influsso positivo sul metabolismo.

La cavitazione estetica

La cavitazione estetica, grande innovazione tecnologica del momento, è attualmente l'apparecchiatura più richiesta dal mercato della bellezza, i centri maggiormente attrezzati sono sempre alla ricerca di intuizioni in grado di accontentare una clientela sempre più esigente alla ricerca di trattamenti rapidi, efficaci e risolutivi.
E' risaputo che la domanda di trattamenti viso e corpo è costantemente in aumento soprattutto per quanto riguarda il sesso maschile e, considerando che trattamenti manuali e cosmetici più di tanto non possono offrire, si sta cercando di capire quanto la tecnologia ci possa aiutare per elevare il nostro livello professionale ed ottenere risultati realmente efficaci e tangibili. Le leggi del mercato sono spietate e la confusione, soprattutto dopo le visite a fiere e congressi di settore regnano sovrane e non ci aiutano a comprendere.
AL Cosmoprof di quest'anno si è sentito ma, soprattutto, visto di tutto. Si cerca la "Ferrari" della situazione e le aziende che non ne possono disporre ci vogliono piazzare la vecchia 500 cercando di convincerci che è la stessa cosa. Il cliente "tipo" esce facendo incetta di depliand e quando arriva a casa non si ricorda più con chi ha parlato e confonde la cavitazione con la radiofrequenza e la Luce Pulsata con l'elettroporatore, non ci si ricorda più se si stava parlando di Watt o di Hertz, di Joule o di Nanometri. In questo marasma si cerca di schiarirsi le idee cominciando a parlarne con i colleghi o gli agenti fidelizzati per cercare chiarimenti ma spesso ci si accorge che i nostri interlocutori ne sanno molto meno di noi. Cosa si deve fare per poter essere sicuri di non sbagliare? Se il cliente non è sufficientemente informato e attento rischia di investire le proprie risorse nelle attrezzature sbagliate rivolgendosi ad aziende sempre più agguerrite ed implacabili le quali per non soccombere dipingono gli stemmi Ferrari sulla vecchia 500 e vogliono convincerti che può fare i 300 Km orari.
Le aziende che sino a pochi anni fa avevano coperto il mercato con attrezzature "all'acqua di rose" o lettini e Solarium si trovano ora spiazzate da richieste molto precise di operatrici ed operatori disposti ad investire se necessario, ma solo nella direzione della qualità e dell'efficacia.
L'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di fare una distinzione tra le aziende che producono tecnologia avanzata ed i soliti vecchi e rinomati marchi.
Se ci fate caso le aziende nuove del settore, ma soprattutto quelle che producono principalmente tecnologia di altissimo livello:
Laser - Cavitazione (quella vera) - Luci Pulsate e Radiofrequenze professionali, sono le uniche in grado di potervi dare delle garanzie, il resto è "acqua fresca".
Le aziende storiche devono difendere i loro prodotti, anche a costo di tramutarli in altro, e non possono elevare troppo il livello qualitativo delle apparecchiature a listino, altrimenti non ne venderebbero.
Un altro consiglio che diamo è di orientarvi su un usato ricondizionato affidandovi a professionisti del settore e consulenti.
Oggi si possono trovare ottime attrezzature di ultima generazione ricondizionate risparmiando parecchio dal loro valore di listino, verificando che vi siano delle solide garanzie sul prodotto acquistato.

Articolo di Oscar Peris






Efficacia della Luce pulsata nell'epilazione

La prima caratteristica deve essere la stabilità del trattamento.L'efficacia si valuta in funzione del risultato ed il risultato deve determinare stabilità, vale a dire che se un soggetto si sottopone oggi ad un singolo trattamento,
per almeno x giorni il pelo non deve riproporsi e dal momento che ogni soggetto ha delle caratteristiche ormonali e metaboliche differenti (grazie a Dio) non vedo il motivo per cui si debba presentare tutti i mesi, quindi deciderà il soggetto quando sarà il momento di "spendere" la propria seduta. Questo è il principale motivo che allontana i clienti da queste organizzazioni e dal centro di riferimento. Quando tutto questo viene compreso è tardi per tutti, il cliente avrà speso cifre importanti ed alla fine quando si presenterà davanti al bivio che prevede o il termine dei trattamenti con la conseguente ricrescita del pelo, oppure la sottoscrizione di un altro ciclo di trattamenti avrà forti dubbi sulla validità del metodo. L'estetista si renderà conto un po' alla volta quando vedrà la faccia perplessa dei propri clienti che la metteranno in croce per avergli proposto quel ciclo di trattamenti. Per il momento il meccanismo resta in piedi, essendo una metodica piuttosto recente e poco testata c'è ancora qualcuno che vuole crederci, ma non appena un cliente si sottoporrà a trattamenti di epilazione in centri "veramente" ben attrezzati potranno rendersi conto che con buone apparecchiature le sedute avranno tempi, risultati e prezzi ragionevoli.

Caratteristiche di una buona Luce Pulsata

Fin dalla sua nascita il principale problema delle Luci Pulsate è sempre stato la gestione della potenza della lampada allo xenon, un problema che da sempre impegna gli ingegneri del settore.

Una Luce Pulsata deve:

- disporre di una elevata potenza di emissione.

- contenere la temperatura della lampada per un utilizzo continuativo.

- penetrare in profondità.

- colpire il target principale di riferimento (la melanina) con estrema efficacia.

- avere un manipolo facilmente gestibile.

- essere affidabile.

- avere filtri in grado di far passare la lunghezza d'onda necessaria.

- lavorare con rapidità

- ridurre l'effetto scattering o rifrazione del raggio di luce emessa.

- poter lavorare su qualsiasi tipo di pelle (fototipo).

- essere il più confortevole possibile per il cliente.

- avere una lampada robusta e garantire un buon numero di colpi.

- avere uno spot il più grande possibile

Perché una buona Luce Pulsata è meglio di un laser?

- Sedute non dolorose

- Applicazioni che ottengono un significativo effetto lifting

- Minor costo a trattamento

- Minor impiego di tempo per ogni seduta

- Migliora le zone colpite da follicoliti

- Migliora le zone colpite da acne

- Non arrossa eccessivamente la pelle.

Di Oscar Peris






Conservazione delle staminali cordonali per uso autologo o per donazione

Le mamme che decidono di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, per il proprio bambino o bambina o per uso familiare, oggi possono anche decidere di conservarlo per donare le preziose cellule. Ma la scelta deve essere libera da parte dei genitori. In caso di compatibilità con un ricevente, la SmartBank, la prima biobanca in Italia a consentire alle mamme italiane di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, rimborsa interamente il costo di conservazione. Il tutto lasciando liberi i genitori di decidere cosa fare. Un approccio serio, efficiente, europeo che lascia piena libertà a chi decide di non buttare il cordone ma di conservarlo. Avvicinando così le mamme italiane a quelle inglesi, tedesche e del resto d’Europa. Perché conservazione e donazione sono due facce della stessa medaglia. Ma occorre lasciare liberi i genitori di decidere cosa fare. E soprattutto metterli in condizioni di farlo sul piano della qualità del servizio di conservazione, dell’informazione, dell’accessibilità ai costi. Perchè, per dirla con il prof. Umberto Veronesi, "conservare le cellule staminali del cordone ombelicale, oggi, è non solo giusto ma fondamentale. Ed è la donna, futura mamma, che deve decidere che cosa fare del suo cordone ombelicale".

Link: SmartBank


Biostimolazione cutanea per ridurre l'invechiamento cutaneo

La biostimolazione è un trattamento capace di attivare biologicamente le funzioni anaboliche del fibroblasto e la produzione di collagene tipo III, elastina e acido ialuronico, elementi, questi, che consentono di riportare alla normalità il metabolismo e il funzionamento della cute, rallentando gli effetti dell’invecchiamento cutaneo.
La biostimolazione cutanea può essere effettuata mediante infiltrazione di Skin B, un dispositivo medico contenente aminoacidi, glucosamina, coenzimi biologici e frammenti di acido ialuronico ad un pH di 7,4 che consente di attivare il fibroblasto e di mantenere il pH tessutale a livello fisiologico.
Il trattamento prevede una seduta settimanale per 4 settimane, poi 2 o 3 sedute quindicinali e, infine, una seduta ogni 30-40 giorni come mantenimento.
La biostimolazione cutanea può essere ottenuta efficacemente anche con il plasma ricco in piastrine (PRP) e fattori di crescita (FC) autogeni. I Fattori di Crescita sono mediatori biologici che regolano le funzioni essenziali della rigenerazione e della riparazione dei tessuti.
I fattori di crescita sono prodotti da numerose cellule come le piastrine e i fibroblasti. Per ottenere plasma ricco in piastrine e fattori di crescita autogeni viene effettuato un prelievo di sangue venoso di 20 cm3 che viene centrifugato in modo da separare le piastrine le quali poi vengono attivate con cloruro di calcio al fine di riprodurre il processo di attivazione piastrinica che avviene nella coagulazione.
Il trattamento con PRPFC prevede 2-3 sessioni annuali nelle quali si effettuano infiltrazioni intradermiche sul viso, il collo, il decollette e le mani con depositi di 0,01-0,02 cm3, distanziati tra loro di 1 cm.






Tumore alla prostata: campagna d'informazione del Ministero della Salute

I Ministri per le Pari Opportunità, Mara Carfagna e della Salute, Ferruccio Fazio, hanno promosso una campagna di comunicazione contro il tumore della prostata, perché "in medicina la prevenzione è sempre stata considerata la migliore forma di cura: intervenire ai primi segni di una malattia, prima che questa si sviluppi nella sua completa gravità, ha sempre garantito i migliori risultati in termini di efficacia terapeutica", ha spiegato il Ministro Carfagna.

"La prevenzione è sicuramente l'arma più efficace nella lotta contro i tumori - ha sottolineato il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio - e nel tumore della prostata, che è la patologia tumorale più diffusa tra gli uomini (si stimano, infatti, circa 37.000 nuovi casi l'anno), la prevenzione, gli screening e le terapie più avanzate hanno aumentato la sopravvivenza sino all'83% dei casi. Con questa campagna vogliamo sensibilizzare sull'importanza della prevenzione nell'ottica di incrementare ancora di più questo risultato e migliorare la qualità di vita di coloro che sono colpiti da questa malattia".

Obiettivo
Diffondere tra gli uomini la cultura della prevenzione del tumore della prostata, al pari di quanto accade tra le donne con i tumori della mammella e della cervice uterina

Target
Uomini con più di 50 anni di età

Slogan
"Non è la fortuna che batte il tumore della prostata. E' la prevenzione". La Campagna racconta con un linguaggio semplice e in tono ironico l'importanza di sottoporsi ai controlli periodici se si è uomini con più di 50 anni di età.

Diffusione
La campagna sarà veicolata su tv, radio e mediante affissione. Le mani del prestigiatore che si vedono nello spot sono di Silvan.


Materiali scaricabili:


Consulta anche il sito del Ministero delle Pari Opportunità

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