google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Anemia in gravidanza e lievito plasmolisato con erbe

Per le future madri il fabbisogno di ferro è il triplo rispetto a quello di una donna adulta non gravida. L’abbassamento dei valori di emoglobina, che spesso caratterizza il decorso di una gravidanza, determina stanchezza, spossatezza e sindrome da affaticamento.
Per mantenere stabili i valori di emoglobina senza ricorrere all’assunzione di medicinali, è possibile rivolgersi a rimedi fitoterapici. Una recente ricerca, condotta dall’immunologo Peter W. Joller in collaborazione con l’Università di Zurigo e pubblicata sulla rivista svizzera GanzheitsMedizin, dimostra l’efficacia di un rimedio totalmente naturale per mantenere stabili i valori di emoglobina. Hanno partecipato allo studio 31 donne gravide, a cui è stato somministrato con regolarità un preparato a base di lievito plasmolisato con erbe, ottenuto dalla speciale lavorazione Strath, una tecnica fisico-enzimatica che plasmolizza cellule di lievito nutrite con piante. E’ stata associata all’assunzione del preparato una dieta a base di frutta, verdura, pane integrale, carne magra e prodotti caseari. Oltre i due terzi delle pazienti ha reagito positivamente al test: nella settimana prima del parto, i valori di ferro di 26 donne risultavano stabili o migliorati rispetto all’inizio dello studio.
I risultati della ricerca dimostrano che il lievito plasmolisato con erbe è in grado di mantenere stabili i valori di emoglobina nel corso della gravidanza, senza che sia necessario assumere preparati vitaminici o a base di ferro. Il lievito plasmolisato con erbe secondo il metodo Strath contribuisce al miglioramento dell’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti, può favorire l’efficacia di preparati a base di ferro ed esercita un influsso positivo sul metabolismo.

La cavitazione estetica

La cavitazione estetica, grande innovazione tecnologica del momento, è attualmente l'apparecchiatura più richiesta dal mercato della bellezza, i centri maggiormente attrezzati sono sempre alla ricerca di intuizioni in grado di accontentare una clientela sempre più esigente alla ricerca di trattamenti rapidi, efficaci e risolutivi.
E' risaputo che la domanda di trattamenti viso e corpo è costantemente in aumento soprattutto per quanto riguarda il sesso maschile e, considerando che trattamenti manuali e cosmetici più di tanto non possono offrire, si sta cercando di capire quanto la tecnologia ci possa aiutare per elevare il nostro livello professionale ed ottenere risultati realmente efficaci e tangibili. Le leggi del mercato sono spietate e la confusione, soprattutto dopo le visite a fiere e congressi di settore regnano sovrane e non ci aiutano a comprendere.
AL Cosmoprof di quest'anno si è sentito ma, soprattutto, visto di tutto. Si cerca la "Ferrari" della situazione e le aziende che non ne possono disporre ci vogliono piazzare la vecchia 500 cercando di convincerci che è la stessa cosa. Il cliente "tipo" esce facendo incetta di depliand e quando arriva a casa non si ricorda più con chi ha parlato e confonde la cavitazione con la radiofrequenza e la Luce Pulsata con l'elettroporatore, non ci si ricorda più se si stava parlando di Watt o di Hertz, di Joule o di Nanometri. In questo marasma si cerca di schiarirsi le idee cominciando a parlarne con i colleghi o gli agenti fidelizzati per cercare chiarimenti ma spesso ci si accorge che i nostri interlocutori ne sanno molto meno di noi. Cosa si deve fare per poter essere sicuri di non sbagliare? Se il cliente non è sufficientemente informato e attento rischia di investire le proprie risorse nelle attrezzature sbagliate rivolgendosi ad aziende sempre più agguerrite ed implacabili le quali per non soccombere dipingono gli stemmi Ferrari sulla vecchia 500 e vogliono convincerti che può fare i 300 Km orari.
Le aziende che sino a pochi anni fa avevano coperto il mercato con attrezzature "all'acqua di rose" o lettini e Solarium si trovano ora spiazzate da richieste molto precise di operatrici ed operatori disposti ad investire se necessario, ma solo nella direzione della qualità e dell'efficacia.
L'unico consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di fare una distinzione tra le aziende che producono tecnologia avanzata ed i soliti vecchi e rinomati marchi.
Se ci fate caso le aziende nuove del settore, ma soprattutto quelle che producono principalmente tecnologia di altissimo livello:
Laser - Cavitazione (quella vera) - Luci Pulsate e Radiofrequenze professionali, sono le uniche in grado di potervi dare delle garanzie, il resto è "acqua fresca".
Le aziende storiche devono difendere i loro prodotti, anche a costo di tramutarli in altro, e non possono elevare troppo il livello qualitativo delle apparecchiature a listino, altrimenti non ne venderebbero.
Un altro consiglio che diamo è di orientarvi su un usato ricondizionato affidandovi a professionisti del settore e consulenti.
Oggi si possono trovare ottime attrezzature di ultima generazione ricondizionate risparmiando parecchio dal loro valore di listino, verificando che vi siano delle solide garanzie sul prodotto acquistato.

Articolo di Oscar Peris






Efficacia della Luce pulsata nell'epilazione

La prima caratteristica deve essere la stabilità del trattamento.L'efficacia si valuta in funzione del risultato ed il risultato deve determinare stabilità, vale a dire che se un soggetto si sottopone oggi ad un singolo trattamento,
per almeno x giorni il pelo non deve riproporsi e dal momento che ogni soggetto ha delle caratteristiche ormonali e metaboliche differenti (grazie a Dio) non vedo il motivo per cui si debba presentare tutti i mesi, quindi deciderà il soggetto quando sarà il momento di "spendere" la propria seduta. Questo è il principale motivo che allontana i clienti da queste organizzazioni e dal centro di riferimento. Quando tutto questo viene compreso è tardi per tutti, il cliente avrà speso cifre importanti ed alla fine quando si presenterà davanti al bivio che prevede o il termine dei trattamenti con la conseguente ricrescita del pelo, oppure la sottoscrizione di un altro ciclo di trattamenti avrà forti dubbi sulla validità del metodo. L'estetista si renderà conto un po' alla volta quando vedrà la faccia perplessa dei propri clienti che la metteranno in croce per avergli proposto quel ciclo di trattamenti. Per il momento il meccanismo resta in piedi, essendo una metodica piuttosto recente e poco testata c'è ancora qualcuno che vuole crederci, ma non appena un cliente si sottoporrà a trattamenti di epilazione in centri "veramente" ben attrezzati potranno rendersi conto che con buone apparecchiature le sedute avranno tempi, risultati e prezzi ragionevoli.

Caratteristiche di una buona Luce Pulsata

Fin dalla sua nascita il principale problema delle Luci Pulsate è sempre stato la gestione della potenza della lampada allo xenon, un problema che da sempre impegna gli ingegneri del settore.

Una Luce Pulsata deve:

- disporre di una elevata potenza di emissione.

- contenere la temperatura della lampada per un utilizzo continuativo.

- penetrare in profondità.

- colpire il target principale di riferimento (la melanina) con estrema efficacia.

- avere un manipolo facilmente gestibile.

- essere affidabile.

- avere filtri in grado di far passare la lunghezza d'onda necessaria.

- lavorare con rapidità

- ridurre l'effetto scattering o rifrazione del raggio di luce emessa.

- poter lavorare su qualsiasi tipo di pelle (fototipo).

- essere il più confortevole possibile per il cliente.

- avere una lampada robusta e garantire un buon numero di colpi.

- avere uno spot il più grande possibile

Perché una buona Luce Pulsata è meglio di un laser?

- Sedute non dolorose

- Applicazioni che ottengono un significativo effetto lifting

- Minor costo a trattamento

- Minor impiego di tempo per ogni seduta

- Migliora le zone colpite da follicoliti

- Migliora le zone colpite da acne

- Non arrossa eccessivamente la pelle.

Di Oscar Peris






Conservazione delle staminali cordonali per uso autologo o per donazione

Le mamme che decidono di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, per il proprio bambino o bambina o per uso familiare, oggi possono anche decidere di conservarlo per donare le preziose cellule. Ma la scelta deve essere libera da parte dei genitori. In caso di compatibilità con un ricevente, la SmartBank, la prima biobanca in Italia a consentire alle mamme italiane di conservare il cordone ombelicale per uso autologo, rimborsa interamente il costo di conservazione. Il tutto lasciando liberi i genitori di decidere cosa fare. Un approccio serio, efficiente, europeo che lascia piena libertà a chi decide di non buttare il cordone ma di conservarlo. Avvicinando così le mamme italiane a quelle inglesi, tedesche e del resto d’Europa. Perché conservazione e donazione sono due facce della stessa medaglia. Ma occorre lasciare liberi i genitori di decidere cosa fare. E soprattutto metterli in condizioni di farlo sul piano della qualità del servizio di conservazione, dell’informazione, dell’accessibilità ai costi. Perchè, per dirla con il prof. Umberto Veronesi, "conservare le cellule staminali del cordone ombelicale, oggi, è non solo giusto ma fondamentale. Ed è la donna, futura mamma, che deve decidere che cosa fare del suo cordone ombelicale".

Link: SmartBank


Biostimolazione cutanea per ridurre l'invechiamento cutaneo

La biostimolazione è un trattamento capace di attivare biologicamente le funzioni anaboliche del fibroblasto e la produzione di collagene tipo III, elastina e acido ialuronico, elementi, questi, che consentono di riportare alla normalità il metabolismo e il funzionamento della cute, rallentando gli effetti dell’invecchiamento cutaneo.
La biostimolazione cutanea può essere effettuata mediante infiltrazione di Skin B, un dispositivo medico contenente aminoacidi, glucosamina, coenzimi biologici e frammenti di acido ialuronico ad un pH di 7,4 che consente di attivare il fibroblasto e di mantenere il pH tessutale a livello fisiologico.
Il trattamento prevede una seduta settimanale per 4 settimane, poi 2 o 3 sedute quindicinali e, infine, una seduta ogni 30-40 giorni come mantenimento.
La biostimolazione cutanea può essere ottenuta efficacemente anche con il plasma ricco in piastrine (PRP) e fattori di crescita (FC) autogeni. I Fattori di Crescita sono mediatori biologici che regolano le funzioni essenziali della rigenerazione e della riparazione dei tessuti.
I fattori di crescita sono prodotti da numerose cellule come le piastrine e i fibroblasti. Per ottenere plasma ricco in piastrine e fattori di crescita autogeni viene effettuato un prelievo di sangue venoso di 20 cm3 che viene centrifugato in modo da separare le piastrine le quali poi vengono attivate con cloruro di calcio al fine di riprodurre il processo di attivazione piastrinica che avviene nella coagulazione.
Il trattamento con PRPFC prevede 2-3 sessioni annuali nelle quali si effettuano infiltrazioni intradermiche sul viso, il collo, il decollette e le mani con depositi di 0,01-0,02 cm3, distanziati tra loro di 1 cm.






Tumore alla prostata: campagna d'informazione del Ministero della Salute

I Ministri per le Pari Opportunità, Mara Carfagna e della Salute, Ferruccio Fazio, hanno promosso una campagna di comunicazione contro il tumore della prostata, perché "in medicina la prevenzione è sempre stata considerata la migliore forma di cura: intervenire ai primi segni di una malattia, prima che questa si sviluppi nella sua completa gravità, ha sempre garantito i migliori risultati in termini di efficacia terapeutica", ha spiegato il Ministro Carfagna.

"La prevenzione è sicuramente l'arma più efficace nella lotta contro i tumori - ha sottolineato il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio - e nel tumore della prostata, che è la patologia tumorale più diffusa tra gli uomini (si stimano, infatti, circa 37.000 nuovi casi l'anno), la prevenzione, gli screening e le terapie più avanzate hanno aumentato la sopravvivenza sino all'83% dei casi. Con questa campagna vogliamo sensibilizzare sull'importanza della prevenzione nell'ottica di incrementare ancora di più questo risultato e migliorare la qualità di vita di coloro che sono colpiti da questa malattia".

Obiettivo
Diffondere tra gli uomini la cultura della prevenzione del tumore della prostata, al pari di quanto accade tra le donne con i tumori della mammella e della cervice uterina

Target
Uomini con più di 50 anni di età

Slogan
"Non è la fortuna che batte il tumore della prostata. E' la prevenzione". La Campagna racconta con un linguaggio semplice e in tono ironico l'importanza di sottoporsi ai controlli periodici se si è uomini con più di 50 anni di età.

Diffusione
La campagna sarà veicolata su tv, radio e mediante affissione. Le mani del prestigiatore che si vedono nello spot sono di Silvan.


Materiali scaricabili:


Consulta anche il sito del Ministero delle Pari Opportunità

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Endometriosi: campagna d'informazione del Ministero della Salute

Pur interessando 150 milioni di donne nel mondo, di cui 14 milioni di donne in Europa e 3 milioni in Italia, dell’endometriosi si sa poco o nulla. L’endometriosi è un problema socio-sanitario non percepito dalla popolazione.
E’ in questo contesto che il Ministero, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, ha deciso di avviare una capillare campagna di comunicazione.

Gli obiettivi della campagna
Favorire una conoscenza maggiore dei sintomi provocati dalla patologia, stimolare il ricorso al medico di fiducia, pervenire ad una conseguente diagnosi precoce e corretta della patologia. Prevenire l’infertilità correlata alla patologia.

Il target
La campagna si rivolge alla popolazione femminile, in particolare alle donne giovani e giovanissime.

I mezzi e gli strumenti
I mezzi e gli strumenti sono stati individuati in considerazione del target di riferimento. In particolare si è deciso di realizzare un video cinematografico della durata di 180" che si ispira nel linguaggio narrativo ai telefilm più apprezzati dai ragazzi. Nel video, si ripercorre la giornata di una studentessa che è affetta, senza saperlo, di endometriosi. La protagonista soffre di forti dolori mestruali e non si sente compresa da chi le sta intorno fino a quando non scoprirà, grazie ad una visita specialistica, la causa di tanta sofferenza. Per ottenere una maggiore incisività del messaggio, il cortometraggio sarà proiettato nelle sale cinematografiche prima del film in programmazione ma al di fuori dei consueti spazi pubblicitari. Per creare interesse e attesa intorno al filmato, lo stesso sarà preannunciato dalla programmazione di un apposito trailer della durata di 30". Nelle sale cinematografiche dei circuiti Warner Village Cinemas e Opus, saranno collocati inoltre dei totem con le immagini più rappresentative della campagna e con i riferimenti al Numero verde 800-219992 e ai siti internet dedicati www.quellochenonsodime.it e http://www.ministerosalute.it/
Tra gli altri strumenti sono stati prodotti opuscoli e altro materiale informativo (locandine, cartoline, calendari, etc.) che saranno diffusi sul territorio con la collaborazione della Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia (F.I.O.G.). Sulle emittenti radiofoniche "RTL 102.5” e “Radio Italia solo musica Italiana” e sui circuiti RIA sarà inoltre trasmesso un messaggio radiofonico che rimanda ai siti informativi sopra citati.

Il messaggio
"Quello che SO DI ME è che soffro spesso di dolori mestruali, di un dolore al basso addome,di disturbi ciclici urinari o intestinali e di dolori durante i rapporti sessuali. Quello che NON SO DI ME è che questi potrebbero essere i sintomi di una malattia molto diffusa ma poco nota: l’ENDOMETRIOSI".
Questo il messaggio, veicolato in prima persona dalla giovane protagonista, che focalizza l’attenzione sulla mancata consapevolezza che la presenza di una determinata sintomatologia, ritenuta erroneamente normale, possa essere riferibile all’endometriosi.

La pianificazione
La campagna si avvierà a partire dal 18 febbraio e si protrarrà sui diversi mezzi fino al 16 marzo.
In particolare il cortometraggio di 180” sarà proiettato per 7 giorni, 4 volte al giorno, nelle 172 sale del circuito Warner Village Cinemas, per un totale di 4.816 proiezioni.
Per quanto attiene al trailer i passaggi complessivi, sui circuiti Warner e Opus, saranno 18.848.
Per quanto concerne il piccolo schermo dal 18 al 24 febbraio sull’emittente musicale RTL TV sarà trasmesso il trailer e, dal 9 marzo al 15 marzo, in concomitanza con le uscite nelle sale Warner, il filmato di 180". Il trailer andrà in onda anche sulle emittenti satellitari Sky Vivo e Sky Show all’interno del programma "Amici". I passaggi complessivi saranno 931.

La penetrazione della campagna
La campagna avrà un’ampia visibilità. Si prevede che la proiezione del cortometraggio nelle sale cinematografiche dei circuiti Warner e Opus assicuri, sul target di riferimento (donne nella fascia di età che va dai 14 ai 40 anni), circa 600 mila contatti.
La diffusione del radiocomunicato sulle emittenti "RTL 102.5", "Radio Italia solo musica Italiana" e sul circuito RIA dovrebbe garantire, inoltre, per tutto il periodo della campagna 10 milioni di contatti.
Per quanto riguarda gli altri mezzi utilizzati, sui siti internet di Google, Sky.it e Foxtv.it, saranno presenti dei banner di vari formati che rimanderanno alle pagine dedicate all’approfondimento informativo www.quellochenonsodime.it e www.ministerosalute.it. Gli spazi acquistati dovrebbero permettere di intercettare circa 1,4 milioni di contatti in target.



Scarica:







Circolare sull'uso degli Occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici

Il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio ha firmato la Circolare "Occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici” alla luce delle nuove considerazioni espresse dal Consiglio Superiore di Sanità sull’argomento. “Con questa circolare -sottolinea Fazio abbiamo voluto tutelare la salute dei cittadini e contestualmente si è evitato di penalizzare gli operatori commerciali".

Il provvedimento è stato inviato agli esercenti della sale cinematografiche, ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl ed al Comando dei Carabinieri per la tutela della Salute (NAS).

Nella Circolare si sottolinea che il Consiglio, constatata la presenza in commercio di diverse tipologie di occhiali 3D nonché la diversa tipologia di materiali con i quali questi sono realizzati, e preso atto delle diverse indicazioni riportate dai produttori in merito al riutilizzo o meno degli stessi occhiali, ha ribadito la necessità di una speciale attenzione ai possibili rischi di trasmissione di infezioni ed ha auspicato che le tecniche produttive possano evolvere garantendo, ove possibile, l’approccio monouso.
Il Consiglio ha ritenuto, relativamente agli occhiali 3D che non è possibile considerare monouso per tecnologia e costo, che sia possibile il ricondizionamento degli occhiali 3D attraverso appropriati processi di pulizia e disinfezione ed ha ribadito la necessità che:

- nei casi in cui si preveda il riutilizzo degli occhiali da parte di utenti diversi, vengano adottati protocolli di pulizia e disinfezione appropriati per ogni singola tipologia di occhiale, anche in relazione alle caratteristiche dei materiali con cui sono realizzati, e atti a garantire il mantenimento della qualità della visione

- tali protocolli garantiscano, dopo l’effettuazione del trattamento, l’assenza di microrganismi e parassiti patogeni

- il confezionamento degli occhiali sia tale da evitare ricontaminazioni fino all’utilizzo da parte dell’utente.

Di conseguenza, il Consiglio ha raccomandato che:

- vengano specificate in modo formale dalla ditta produttrice di occhiali 3D le modalità raccomandate di ricondizionamento, producendo le opportune evidenze circa la garanzia di assenza di microrganismi e parassiti patogeni dopo il trattamento

- per le tipologie di ricondizionamento già in essere e non conformi alle specifiche indicate dal produttore, l’esercente debba rendere evidenti in modo formale le garanzie di cui sopra

- venga reso noto in forma scritta agli utenti che gli occhiali, consegnati nell’apposita confezione, sono stati appropriatamente ricondizionati in modo da escludere la possibile trasmissione di agenti patogeni.