google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Disfunzione Erettile: piccola guida ai farmaci per il suo trattamento

Viagra Pfizer ha goduto moltissima pubblicità e ha dominato il mercato dei trattamenti per l’impotenza maschile. Nonostante il successo della “magica pillolina blu”, nel 2003 Bayer presentò un vero concorrente col l’introduzione del Cialis – il farmaco sopranominato la “pillola per il weekend”, grazie alla lunga durata del suo effetto.
Decidere quale trattamento scegliere può essere difficile. Questo articolo ha come scopo rispondere ad alcune domande frequentemente poste sui trattamenti per disfunzione erettile.

Quali sono le differenze tra Cialis e Viagra?

Cialis e Viagra contegono lo stesso principio attivo per cui i due trattamenti sono molto simili. Sia Cialis che Viagra funziona aumentando il flusso sanguigno nel corpo e dilatando i vasi del pene. Cialis e Viagra hanno fattori di rischio ed effetti collaterali molto simili.
La differenza notevole tra Viagra e Cialis si trova nella durata d’effetto. Viagra dura fino a 4 ore, mentre Cialis può rimanere attivo fino a 36 ore.

Qual’è il trattamento di scelta dei uomini che ne fanno uso di questi medicinali?

Spesso Cialis viene considerato con un pò di curiosità, temore e ammirazione. Alcuni uomini non si sentono molto ad agio assumere un farmaco che aggisce per oltre 24 ore. Molti non trovano difficoltà coll’idea di acquistare Cialis, ne di farne uso la sera dopo il lavoro, ma molti hanno paura presentarsi in ufficio il giorno dopo col rischio di causare una scena imbarazzante. Ma non c’è niente da temere! Viagra e Cialis non sono afrodisiaci,ne ti danno un’erezione permanente. Questi farmaci aiutono un processo naturale per cui se non c’è lo stimolo sessuale non si manifesterà mai l’erezione!
Chi ha già provato Cialis lo usa perchè dona alla coppia la possibilità di essere sponanei. Non c’è bisogno di cronometrare il rapporto sessuale creando anche una sensazione di relax.
Viagra funziona meglio se assunto a pancia vuota, mentre l’effetto del Cialis non viene compromesso dal cibo.

Che cosa dovrei considerare prima di assumere questi farmaci?

È importante sapere che il modo in cui l’individuo reaggisce a Viagra e Cialis può variare. Può capitare che dopo di aver assunto Viagra la prima volta, che l’effetto desiderato non si manifesti subito, questo può succedere perchè il corpo ha bisogno di addattarsi al trattamento e in questo caso consglieremo sempre di riprovare dopo almeno 24 ore di assumere la pillola.
Se dopo vari tentativi il farmaco communque non da segni di funzionare è possibile considerare altri trattamenti e quindi provare il Cialis. In molti casi dove un farmaco non funziona, un’altro funziona benissimo.
Cialis e Viagra sono trattamenti diversi, adatti a diverse situazioni e persone. Inoltre è importante sapere che se normalmente prendi Cialis non significhi che dovete limitarvi esclusivamente a quel trattamento. Alcune persone preferiscono alternare i trattamenti e altri individui decidono di provare Cialis anche dopo anni di aver utilizzato solo Viagra.


Informazioni sull'editore: Toni Gargiullo è uno degli editori del sito prima-med.com. Questo sito fornisce informazioni sulle disfunzioni sessuali maschili e altri disturbi. Inoltre offre consultazioni mediche online per trattamenti a prescrizione medica. Il medico PrimaMed può redigere ricette a distanze e offrire consigli su potenziali contraindicazioni. Per ulteriori informazioni visitate: http://www.prima-med.com/

Rimuovere le cicatrici con la microchirurgia a mosaico (Mosaic Surgery)

CHE COSA SONO LE CICATRICI

Le cicatrici sono i segni lasciati sulla pelle dopo un intervento chirurgico, un trauma o una malattia che ha prodotto ulcere e piccole ferite, come la varicella, ad esempio. In pratica sono la diretta conseguenza di un danno cutaneo più o meno profondo. Il tessuto cicatriziale comincia a formarsi alcune ore dopo la ferita come azione riparatrice da parte del corpo. Il nuovo tessuto che servirà da “collante” tra i lembi di cute è formato da fibre di collagene prodotte dai fibroblasti e sarà irrorato da nuovi vasi sanguigni. La presenza di una cicatrice è il segno che il processo di guarigione è avvenuto.

LO SCOPO DELLA CHIRURGIA

Rendere il segno meno evidente possibile è l’ovvio obbiettivo della chirurgia e rimuovere completamente in maniera progressiva la lesione è l’innovativa possibilità della micro chirurgia estetica a mosaico. “Per le cicatrici lineari che non misurano oltre 5 mm di larghezza – spiega lo specialista in chirurgia plastica Carlo Alberto Pallaoro – la Mosaic Surgery si rivela una soluzione innovativa e davvero diversa rispetto alle terapie tradizionali”. Negli altri casi, comunque sarà possibile prima ridurre chirurgicamente la dimensione del tessuto danneggiato e poi procedere con la microchirurgia.

ECCO L’INNOVATIVA TECNICA MICROCHIRURGICA

Concepito dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, lo strumento che consente di applicare la nuova tecnica di Mosaic Surgery é un inedito drill ad alta velocità (40.000 giri al minuto) denominato Trilix e utilizzato per diverse procedure microchirurgiche. Con questo strumento, il piccolo solco o la lesione lasciata dalla cicatrice viene sostituito con una micro-porzione di derma del diametro di un millimetro, prelevata da una zona donatrice. Si tratta di una tesserina di pelle (da qui é nato il termine “chirurgia a mosaico”) delle dimensioni e caratteristiche adeguate alla zona trattata per cui al termine del trattamento non si noteranno segni visibili della seduta micro-chirurgica. Con questa tecnica l’innesto del derma avviene automaticamente senza necessità di punti di sutura o di collanti chirurgici ma con la sola applicazione di un cerotto chirurgico. “Eseguito il trattamento - fa presente il dottor Pallaoro - bisognerà evitare per alcuni giorni l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti in modo da non rallentare il naturale processo di guarigione, attuabile in una decina di giorni.” Da sottolineare inoltre che con questo nuovo trattamento di micro-chirurgia estetica non si rischieranno né formazione di edemi né danni cutanei come infiammazioni o cicatrici.

QUANDO SÌ E QUANDO NO

La Mosaic Surgery può essere praticata già a due mesi dall’intervento chirurgico. Nulla toglie comunque di poterla applicare anche su cicatrici di vecchia data, formatesi in seguito ad un intervento di chirurgia estetica o di altra tipologia, ma anche a causa di un qualsiasi evento traumatico. “L’idoneità alla microchirurgia – precisa il dottor Pallaoro – viene confermata nel corso della visita preliminare, che dovrà ad ogni modo escludere la tendenza della cute ad un tipo di cicatrizzazione ipertrofico-cheloideo. Nel caso che durante la visita rimangano dubbi si realizza un test per verificare la bontà della cicatrizzazione.”

Medicina 33: CCSVI (Insufficienza cerebrospinale venosa cronica) e Sclerosi multipla

Medicina 33: prevenzione dell'Infarto, Blefaroplastica, Alluce valgo, Tumori più frequenti

La salute del nostro cuore, ecco i consigli utili su come fare prevenzione, su come eliminare i fattori di rischio. L'intervento di chirurgia plastica agli occhi, alle palpebre per eliminare borse adipose ed eccessi di cute: la blefaroplastica. Alluce valgo: molto diffuso, molto doloroso. Una nuova tecnica "percutanea" da usare però in casi specifici. Quali sono oggi i tumori più frequenti nell'uomo e nella donna?

Medicina 33: Artrosi dell'Anca, test per il Tumore alla Prostata, pericoli degli Antinfiammatori



Libri Consigliati:Guarire la Prostata in 90 giorni, senza farmaci o operazioni chirurgiche di Clapp Larry Ordina su Librisalus.it

L'equilibrio acido-basico per il nostro Benessere

Cibo e aria sono le nostre fonti di energia principali; basti pensare che in poco più di 70 anni di vita, introduciamo quasi 30 tonnellate di cibo suddivise in poco più di 105.000 pasti (compresi “caffè e spuntini”) e respiriamo 12-16 volte al minuto…24 ore su 24, per ogni giorno della nostra vita!
In questo modo introduciamo grandi quantità di carburante che in parte viene utilizzato e in parte diventa prodotto di scarto (scorie metaboliche); il sangue infine, porta agli organi escretori le scorie che vengono eliminate attraverso urine, feci, sudore e respirazione.

UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO…ACIDO-BASE

La scarsa qualità di cibo e aria a nostra disposizione - a causa di inquinamento,vita sedentaria, abuso di farmaci antinfiammatori, cibi industriali, alcol, fumo ed errati stili di vita – produce una maggiore quantità di rifiuto acido inutilizzabile dall’organismo.
Il sangue, leggermente alcalino, aiuta l’organismo nell’opera di eliminazione ma, quando la quantità di rifiuto supera la possibilità di smaltimento, le scorie si accumulano e l’equilibrio acido-base va in tilt. L’acidosi che ne deriva determina uno stato di stress dell’organismo dovuto all’accumulo di rifiuti nei tessuti che porta al deterioramento, e quindi all’invecchiamento precoce dei tessuti.

COME SCOPRIRE L’ACIDOSI

La valutazione del pH delle urine, ripetuta per qualche giorno 2-3 volte al giorno, fornisce una indicazione importante.
Il test si effettua utilizzando le cartine apposite per l’esame delle urine con scala pH 5-8 (si trovano in ogni farmacia); i valori rilevati ad ogni test devono essere segnati all’interno dello schema riportato sotto (ogni rilevazione può corrispondere a test effettuati in giorni differenti). Unendo con una linea tutte le rilevazioni quotidiane, si disegnerà una curva che, in situazioni ideali, dovrebbe essere contenuta all’interno dello spazio bianco. Se invece si discosta notevolmente dalla curva ideale, si può parlare di acidosi.

ACIDOSI – COSA FARE?

Alimentazione

Innanzitutto è necessario modificare il proprio stile di vita, integrando l’alimentazione con nutrienti alcalinizzanti (frutta, verdura, patate, cavoli, lattuga, insalata), in modo che rappresentino circa il 75% del consumo giornaliero. I cibi acidificanti sono la carne, il pollame, i salumi, il formaggio fresco e stagionato, lo yogurt, i prodotti a base di farinacei ed i dolci. Molti alimenti, pur essendo acidificanti, sono indispensabili nella dieta perché fonte essenziale di proteine e vitamine. In questo caso, l’apporto acidificante sarà compensato dall’assunzione di alimenti a contenuto alcalinizzante. Un esempio: per compensare l’acidità tissutale derivante da 200 g di manzo, sarà necessario consumare 250 g di cavolo o rapa, 1,6 Kg di piselli freschi e 400 g di cavolfiore.

Liquidi

È necessario assumere quotidianamente un quantitativo sufficiente di acqua o tisane, circa 1,5 litri, limitando il più possibile tè, caffè ed alcolici.

Attività fisica, stile di vita

Una passeggiata nei boschi o una corsa in bicicletta migliora l’apporto di ossigeno e promuove il rilascio di acido carbonico sotto forma di anidride carbonica. Evitare, se possibile, situazioni che generano stress.

Integratori nutrizionali

Talvolta è difficile seguire tutte le indicazioni necessarie per ridurre la quantità di scorie accumulate nell’organismo. Vengono in aiuto prodotti alcalinizzanti che aiutano ad equilibrare il rapporto calcio-magnesio. In farmacia sono disponibili i prodotti alcalinizzanti distribuiti da Named, come il Basenpulver pH-Balance Pascoe (polvere solubile) e Basentabs pH-Balance Pascoe (in compresse da deglutire), privi di zucchero, glutine e lattosio.
Liberarsi dall’acidosi tissutale aiuta ritrovare il “benessere”.

Liana Zorzi

di Windsorcommunication Solutions for Healthcare

Dal DNA le informazioni per vivere a lungo e in forma

Evidenziando l’importanza della terapia integrativa personalizzata sulla base delle informazioni fornite dal DNA, gli esperti sono concordi nell’affermare che l’espressione dei geni responsabili dell’invecchiamento può essere rallentata grazie al controllo dell’ambiente e degli stili di vita.

La ricerca genetica ha infatti ampiamente dimostrato che il DNA può essere attivato in modo positivo o negativo sulla base della qualità dell’ambiente in cui si trova. È interessante sapere che il DNA è composto da una miscela di geni buoni e cattivi che esprimono messaggi genetici in molti casi modificabili attraverso scelte nutrizionali e comportamentali intelligenti, interagendo così con il nostro destino genetico. La salute del DNA, quindi, dipende dalla qualità dell’ambiente cellulare che gli offriamo, conseguenza dei nostri comportamenti, stili di vita, alimentazione e gestione dello stress. “Se separassimo due gemelli omozigoti, – DNA identico al 100% – e uno andasse a vivere a Milano e l’altro a Portofino, e adottassero comportamenti differenti, pur trovandosi in situazioni ambientali diverse, non sarebbe scontato dire che chi vive in una città come Milano invecchierà più rapidamente di chi vive in riva al mare oppure in aree riparate da rumore, stress e vita frenetica”, spiega il dott. Ascanio Polimeni, uno dei maggiori specialisti italiani in materia di anti-aging. “Se quel gemello a Portofino vivesse in un ambiente che favorisce le abbuffate oppure la vita sedentaria, fumasse oppure lavorasse in un ambiente psicologicamente stressante, a 50 anni i due gemelli omozigoti saranno persone completamente differenti. Quello di Portofino sarà più vecchio, probabilmente avrà sviluppato le patologie per cui è predisposto, mentre quello di Milano forse sarà riuscito a contenere il danneggiamento del DNA grazie al suo corretto stile di vita, rallentando l’invecchiamento ed evitando le patologie a cui è predisposto”.

Quella in cui viviamo è un’epoca frenetica: casa, lavoro, figli, viaggi, palestra; tra le diverse attività, alcune riguardano la salute, altre la ricerca della forma.
Oltre all’alimentazione, allo sport e alla scelta di stili di vita sani, per occuparci della nostra salute esiste anche un’ulteriore possibilità: ricorrere agli integratori alimentari; non una scorciatoia, ma un validissimo strumento a cui appoggiarci.

Epigenetica: i geni e l’ambiente

Gli studi di epigenetica, di cui il dott. Polimeni è un esperto, hanno dimostrato che tanto più c’è predisposizione verso alcune patologie, tanto più va corretto l’ambiente con stili di vita, alimentazione e integratori capaci di influenzare positivamente l’espressione di quei geni responsabili dell’invecchiamento cellulare. Secondo Polimeni infatti la costante interazione dinamica tra questi geni e l’ambiente – in cui per ambiente si intende tutto ciò con cui entriamo in contatto: cibo, aria, farmaci, ma anche equilibrio ormonale, onde elettromagnetiche, pensieri positivi o negativi, ecc… – deve essere tenuta in grande considerazione per evitare che si sviluppino le patologie a cui siamo predisposti. “Ciò vuol dire che se quei gemelli sono predisposti al diabete – spiega Polimeni – chi saprà tenere sotto controllo l’ambiente in cui vive, introducendo azioni correttive che favoriscano l’ottimale funzionalità di quel gruppo di geni che controllano la produzione e la sensibilità all’insulina, questo avrà maggiori probabilità di evitare il diabete”.

La restrizione calorica: gli integratori che ne simulano gli effetti, senza rinunce

Nelle pozze che il deserto del Kalahari forma durante la stagione delle piogge, vive un pesciolino; nel suo ambiente ha una vita media di dieci settimane, ma se viene trasferito in laboratorio, in condizioni ambientali analoghe, e nutrito con determinati alimenti, la sua vita si allunga del 40%. Analoghi studi hanno dimostrato che topi molto grassi, trattati con una dieta ipercalorica ma con l'aggiunta di resveratrolo, vivono il doppio. La spiegazione è nelle sostanze contenute nella loro dieta, capaci di attivare meccanismi genetici che impediscono l'insorgenza di patologie.

Autorevoli studi di nutrigenomica hanno evidenziato quindi che il controllo quotidiano delle calorie è in grado di proteggere le cellule dall’invecchiamento e dalle patologie correlate. “Mangiare bene e poco, è dimostrato, fa bene – spiega Polimeni – ma la restrizione calorica è una di quelle strategie anti-aging destinata al fallimento a causa della difficoltà di mantenere a lungo un ridotto regime calorico vivendo in ambienti in cui il cibo è sempre sotto i nostri occhi”.

Partendo da queste premesse e dagli studi sul genoma umano, il ricercatore americano Vincent Giampapa (fondatore dell’A4M) ha messo a punto un pool di sostanze che si sono dimostrate efficaci nel controllare il malfunzionamento dei 5 pilastri dell’invecchiamento cellulare (ossidazione, metilazione, glicazione, infiammazione e danneggiamento del DNA); ne è nata una linea specifica di integratori alimentari realizzata da Suracell Genetic.

La linea, composta da 5 integratori nutraceutici studiati per interagire con i 5 fattori che la ricerca scientifica ha individuato essere i maggiori responsabili dell’invecchiamento cellulare, è assolutamente rivoluzionaria. L’assunzione di tali integratori viene consigliata ad personam, e solo in seguito ai risultati ottenuti con l’analisi del DNA.
“Associando queste sostanze ad una correzione personalizzata degli stili di vita” conclude Polimeni, “è possibile stimolare quei geni che proteggono l’organismo, limitare l’insorgenza delle patologie a cui l’ambiente ci predispone e rallentare l’invecchiamento, anche quello cutaneo, riportando la vitalità dell’organismo a livelli giovanili. Per sentirsi a 50 anni come a 30”.

Ufficio Stampa Specializzato
WindsorCommunication

Gli esperti:

Dott. Ascanio Polimeni, psico-neuro-endocrino-immunologo, esperto in medicina anti-aging e cronobiologia. Considerato uno dei pionieri della medicina anti-aging in Europa, dirige i centri per la cura della menopausa e dell’Invecchiamento Cellulare di Milano e di Roma. Ha pubblicato nel 1993 "Cronobiologia, depressione, obesità" (ed. Tecniche Nuove - Milano), nel 1996 "P.M.S. La Sindrome Premestruale" (ed. Kappa - Roma) e nel 1998, con il Dott. Ray Sahelian, medico nutrizionista di Los Angeles, autore di best seller nell'ambito degli ormoni naturali, “Pregnenolone” (ed. Tecniche Nuove - Milano). Collabora da molti anni con i più prestigiosi scienziati al mondo – come il Dott. Vincent Giampapa, il Dott. Thierry Herthoghe, il Dott. Claude Dalle, il Dott. Michael Klentze – allo studio dell’invecchiamento con particolare riferimento alla terapia ormonale sostitutiva ed alla nutrigenomica. Dal 2006 è membro del Comitato Scientifico della WOSAAM (WORLD SOCIETY OF ANTI-AGING MEDICINE), dell’A4M (AMERICAN ACADEMY OF ANTI-AGING MEDICINE) e dell’IHS (INTERNATIONAL HORMONE SOCIETY), nonché docente all’INTERNATIONAL MASTER OF ANTIAGING MEDICINE organizzato dall’IHS. È inoltre membro del comitato scientifico di DNA Research - Suracell Italia

Prof. Vincent C. Giampapa è uno dei più accreditati esperti a livello mondiale nel campo della medicina anti-invecchiamento ed è docente presso la Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università di Newark (UMDN), nel New Jersey. Autore di moltissimi articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali e di quattro libri sul tema invecchiamento, tra cui “The Anti-Aging Solution: 5 Simple Steps to Looking and Feeling Young”. Il Dottor Giampapa è specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva ed è uno dei fondatori dell’American Academy of Anti-Aging Medicine ed è il Presidente dell’American Board of Anti-Aging Medicine.

Collabora attualmente con il Dottor Polimeni e con altri eminenti scienziati per mettere a punto terapie e procedure nell’ambito della medicina anti-invecchiamento, dei test genetici e della terapia mirata a riparare i danni al DNA.

Liana Zorzi

di Windsorcommunication Solutions for Healthcare

Alimentazione e Integratori Alimentari

Vorrei contribuire con la mia esperienza a fare un po’ di chiarezza circa l’uso degli integratori e il loro rapporto con l’alimentazione.
La mia esperienza è stata costruita sul campo; personalmente li utilizzo e li consiglio da circa 20 anni come commerciante di integratori e in passato come personal trainer all’interno delle mie palestre.
Voglio precisare che non sono un medico e voglio solo far partecipe altri delle mie esperienze ed è ovvio che mi rivolgo a persone sane in assenza di patologie e che praticano sport.
La prima cosa che voglio sottolineare è l’importanza dell’alimentazione attraverso la quale è necessario recuperare almeno il 60-70% dei nutrienti necessari al benessere.
Prima considerazione i nutrienti sono i componenti degli alimenti (vitamine proteine minerali carboidrati e grassi) gli alimenti sono il pane la carne la pasta etc.etc.. non confondete mai i due vocaboli.
L’alimentazione più idonea agli sportivi, dopo aver provato e consigliato migliaia di piani alimentari, posso affermare sia un alimentazione con un contenuto almeno del 25-30% di proteine , un 40-50% di carboidrati e il rimanente di grassi .
Questo tipo di alimentazione è adatta a garantire la giusta energia per la performance sportiva controlla l’apporto di grassi e zuccheri oltre a dare una buona risposta ormonale.Diffidate di piani alimentari miracolosi e schemi alimentari troppo rigidi o che escludono del tutto a priori certe tipologie di alimenti anche se le motivazioni sono supportate e avvalorate da dati statistici.
Un esempio di questi tipi di schemi alimentari rigidi e molto di moda è la tanto famosa DIETA ZONA
Questo schema alimentare ad esempio a mio avviso nega la differenza genetica dell’individuo e non considera a pieno l’esigenza dello sportivo ed è più utile per un sedentario.Ho visto personalmente atleti seguire la dieta a zona e dopo 3 settimane peggiorare la performance a causa dello scarso apporto di carboidrati e la mancanza di integrazione necessaria allo sportivo ( per la dieta a zona gli integratori sono inutili perché tutti i nutrienti vengono dall’alimentazione fatta eccezione per gli omega 3).
Questo schema alimentare è importanteper il sedentario perché attraverso l’alimentazione a zona ha capito l’importanza delle proteine , l’importanza di mangiare meno carboidrati e la differenza tra grassi buoni e grassi cattivi.
La riduzione dei carboidrati è importante per evitare l’insorgenza di alcune malattie quali l’obesità e il diabete (piaghe dei nostri tempi).
Il grosso limite dello schema a zona è quello di non avere capito che solo teoricamente possiamo reperire i nutrienti nel normale circuito alimentare infatti gli alimenti che troviamo nei supermercati sono poveri di nutrienti.A questo proposito hanno trasmesso una bellissima puntata di REPORT su RAI3 in cui si parlava di supermercati e alimenti venduti la loro mancanza di nutrienti essenziali per una alimentazione sana ed equilibrata.
Se avete voglia di verificare da vicino questa questione e avete voglia di spendere un podi soldi provate a fare analizzare frutta e verdura della grande distribuzione e vedrete che mangiamo qualcosa di molto vicino all’acqua come potere nutrizionale.
Gli integratori servono ad integrare quei nutrienti che nopn è possibile assumere con l’ alimentazione oppure, e in questo caso si parlerà di supplementazione inseriscono nutrienti la dove si necessita aumentare l’apporto di questi ultimi causa di intensa attività fisica.
Gli integratori quindi sono alimenti , perché tutti i nutrienti in essi contenuti sono presenti anche negli alimenti , speciali ,perché contengono nutrienti in forma concentrata.
Ad esempio per ottenere dall’alimentazione 5g di aminoacidi ramificati bisognerebbe bere 1,3 litri di latte per avere 4g di creatina calorie bisogna mangiare 1 kg di carne rossa.
Gli integratori sono alimenti controllati e sani sottoposti a normative più severe rispetto ai normali alimenti.Migliaia di medici nel mondo li conoscono e li promuovono .In Italia non molto e choi non li conosce non ne parla in modo lusinghiero, ma questo solo per ignoranza.
Personalmente li consiglio e i migliori atleti ne fannop largo uso. Non dovrebbe mai mancare un’integratore multivitaminico e multiminerale al mattino soprattutto se si fuma , si devono alcolici e si è sottoposti a stress, un integratore di proteine per lo sportivo e per il sedentario poco propenso alla carne ed altri integratori che andrebbero ciclizzati in funzione dell’attività fisica e del periodo.
Quando assumi integratori di qualità ti accorgi che danno un grande contributo al raggiungimento di certi risultati ; spesso la differenza tra un risultato di rilievo e risultati scadenti la fa proprio l’integratore.Grazie alla moderna ricerca nutrizionale gli integratori di qualità forniscono quell’aiuto che fino a ieri mancava.Buoni integratori ti danno un valido aiuto per raggiungere il tuop obbiettivo di benessere e anche e non ultimo per rimanere giovani e in forma il più a lungo possibile.

Fabio Rizzi

di Emporio del fitness

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