La premessa è incoraggiante: dati 2007/08 alla mano, l'Italia, nei confronti dell'Europa, presenta una minore prevalenza di consumatori di bevande alcoliche e una minore diffusione del binge drinking, il fenomeno che comporta bere ripetutamente fino ad ubriacarsi. Il dato allarmante riguarda invece i giovani, con il primo bicchiere buttato giù già a 11 anni. E' quanto si ricava dalla sesta 'Relazione al Parlamento del ministero della Salute', trasmessa ai presidenti di Camera e Senato, sugli interventi realizzati da ministero e Regioni in attuazione della Legge 30 marzo 2001 n.125 ("Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati").
Il dato preoccupante è appunto quello legato alla giovane età del primo contatto con l'alcol che, secondo la relazione, "è l'aspetto di maggiore debolezza del nostro Paese nel confronto con l'Europa (in media 12,2 anni di età, contro i 14,6 della media europea)". Nel 2008, il 17,6% dei giovani di 11-15 anni ha consumato bevande alcoliche, in un'età al di sotto di quella legale per la somministrazione e per la quale il consumo consigliato è semplicemente a zero.