L’inverno è il periodo in cui, a causa di particolari fattori scatenanti cresce il numero di persone interessate da affezioni delle vie respiratorie (riniti, le faringiti, laringiti, tracheiti e tracheobronchiti) comunemente chiamate malattie da raffreddamento. Ma quali sono i fattori scatenanti?
- il fumo: è tra i principali fattori che favoriscono le flogosi delle prime vie aeree e lo dimostrano le più recenti statistiche condotte tra fumatori e non fumatori
- l'inquinamento: concorre alla lesione delle mucose poichè la sua natura chimico-fisica è simile, anche se in concentrazioni decisamente minori, a quella del fumo di sigaretta
- altri fattori climatici: soprattutto la permanenza per lungo tempo ai climi freddi, gli sbalzi di temperatura, l'elevata umidità relativa dell'aria, l'eccessiva disidratazione dell'aria degli ambienti riscaldati artificialmente.
Questi fattori possono provocare l'infiammazione della mucosa delle prime vie aeree che diventa così fertile terreno di coltura per insidie di ogni genere; batteri e virus, normalmente respinti dalle difese naturali della mucosa integra, sono in grado di trasformare un banale processo infiammatorio in uno stato infettivo, che necessita di pronte cure a base di antibiotici per evitare la diffusione dell'infezione, e complicazioni rilevanti come polmoniti e broncopolmoniti.
L'Aerosolterapia costituisce ad oggi un ottimo strumento per la prevenzione e la cura delle malattie da raffreddamento. Può essere praticata
- a fini preventivi: nebulizzatore per aerosolterapia può aiutare, e molto, a prevenire le infiammazioni delle vie respiratorie. Basta una nebulizzazione di sola acqua per umidificare le mucose provate dalla respirazione in ambiente disidratato. Si possono anche inalare sostanze balsamiche per il ripristino del benessere delle corde vocali e per ripristinare la mucosa respiratoria. Le sedute andrebbero ripetute proprio dopo prolungate esposizione a fattori potenzialmente scatenanti al fine di proteggere le vie aeree.
- per la cura delle forme infiammatorie: consente di somministrare diverse tipologie di farmaci per la cura di patologie delle vie respiratorie (farmaci antiflogistici o farmaci antibiotici, fluidificanti, espettoranti, antibiotici e mucolitici nel caso di processi infiammatorio-infettivi in atto). Inoltre nelle forme croniche, se regolarmente effettuata, l’aerosolterapia ha un effetto preventivo, evitando ricorrenti riacutizzazioni.
- per processi irritativi di natura allergica (riniti allergiche): interessano soggetti predisposti prevalentemente nel periodo dei cosiddetti pollini, in primavera, colpendo complessivamente in Italia circa 5 milioni di persone, soprattutto giovani di 20-30 anni.
IN COSA CONSISTE - L'Aerosolterapia consiste nell'introduzione nell'apparato respiratorio di una sostanza medicamentosa allo stato di "sol" a scopo terapeutico. SOL è uno stato della materia a metà tra il liquido e l'aeriforme. E’ composto, in sostanza da particelle che non disperse tanto quanto quelle di un gas e non tanto concentrate quanto quelle di una sostanza allo stato liquido. Le dimensioni delle particelle, perché si giunga ad uno stato di “sol” deve essere molto ridotta, si va da qualche decimo di micron a pochi micron. Non potrebbero avere dimensioni maggiori, perché altrimenti tenderebbero a confluire fra di loro ritornando allo stato liquido.
Allo stato di sol le particelle possono raggiungere un’enorme superficie per effetto della dispersione e, al contempo, sono in grado di penetrare nell'apparato respiratorio, fino alle ultime terminazioni bronchiali ed agli alveoli polmonari. Questi aspetti variano a seconda della dimensione delle particelle, in sostanza da quanto il proprio nebulizzatore è avanzato dal punto di vista tecnologico.
I VANTAGGI - Come tecnica terapeutica, oggi la nebulizzazione per aerosol è molto utilizzata perché evita l'assunzione di farmaci per via generale evitando i danni derivanti da effetti collaterali. L’impiego di farmaci a livello locale (es. cortisonici somministrato per bocca), infatti, può determinare fastidi a livello gastrico, di iperglicemia o assuefazione. La somministrazione locale per aerosol garantisce il raggiungimento di un miglior effetto terapeutico, con benefici analoghi a quelli che si otterrebbero con una somministrazione di alti dosaggi di farmaco per via generale con meno danni, perché il farmaco è assorbito là dove occorre.
GLI SVANTAGGI
- dipendenza da una fonte di elettricità
- rischio di contaminazione batterica
- rumorosità (nebulizzatori pneumatici)
I CONSIGLI PER UNA CORRETTA SEDUTA DI AEROSOLTERAPIA - Nell’esecuzione dell’aerosolterapia è bene stare attenti ad una serie di fattori che sono fondamentali per evitare il fallimento della terapia. Innanzitutto ricordiamo di compiere alcune semplici operazioni prima di cominciare ogni seduta:
- avere le mani pulite;
- introdurre nell'ampolla il farmaco nelle quantità indicate dal medico;
- diluire il farmaco in 2-3 ml di soluzione fisiologica, anche in questo caso seguendo le istruzioni del medico;
- applicare il tubo al compressore e sistemare in bocca il boccaglio o far aderire la mascherina sul viso (nei bambini sotto i 2-3 anni di vita che sono incapaci di usare il boccaglio);
- eseguire l'aerosol fino all'esaurimento della soluzione contenuta nell'ampolla;
- tenere la maschera in posizione verticale in modo che aderisca bene al viso per tutta la durata della seduta, magari utilizzando un elastico. Basta infatti allontanarla anche di 1 cm perché più della metà dell'aerosol non venga inalata, disperdendosi nell'ambiente;
- il boccaglio va tenuto tra le labbra serrate, non tra i denti, senza ostacolarne il flusso con la lingua;
- a fine seduta lavarsi il viso soprattutto la nebulizzazione è stata effettuata con l’ausilio della maschera, per eliminare le tracce residue del farmaco, che potrebbero irritare la cute del viso e risciacquare la bocca con un collutorio se sono stati usati cortisonici.
Rosvanna Lattarulo
di
Farman & C. snc