Presentato oggi “Scacco al diabete”, la prima guida pratica che, con un linguaggio chiaro e accessibile, spiega a chi ha il diabete e ai suoi familiari come raggiungere “il Buon Compenso del Diabete”. Attraverso l’adozione di regole appropriate e l’adesione a uno stile di vita corretto infatti, si può avere il controllo di questa patologia, che oggi coinvolge la quotidianità di 3 milioni di italiani.
Il libro suggerisce al lettore come preparare un vero e proprio “piano di battaglia” contro il diabete, articolato in 5 regole o “mosse”, e altrettanti capitoli, per dare scacco definitivo alla malattia:
1. Infòrmati sul diabete: la malattia non va sottovalutata, ma può essere gestita, attraverso un adeguato “piano di battaglia” che comprenda i meccanismi che ne sono alla base, le diverse forme che assume, gli strumenti di controllo e le terapie possibili.
2. Chiedi al tuo medico e al diabetologo di aiutarti a capire se hai il diabete: si tratta infatti di una malattia subdola, che spesso non dà manifestazioni visibili e precise e quindi viene diagnosticata tardi.
3. Non improvvisare la diagnosi e la cura, ma fatti dire dai medici perché è importante tenere sotto controllo l’emoglobina glicata: il diabete è una patologia controllabile e gestibile che può essere tenuta a bada se la persona si impegna al massimo per raggiungere il Buon Compenso del Diabete. Occorre perciò seguire le cure prescritte dal medico, correggere gli stili di vita dannosi, e sottoporsi a controlli regolari, soprattutto dell’emoglobina glicata (HbA1c).
Questo parametro è in grado di rilevare l’andamento medio dei valori della glicemia nell’arco di due-tre mesi. Quando il valore è superiore al 6% è importante affidarsi al medico per analizzare la situazione e provvedere a ritarare il “piano di battaglia”.
4. Non sottovalutare il tuo problema: minimizzare è controproducente, e la persona dovrebbe rendersi parte attiva nell’attuazione costante e paziente del proprio “piano di battaglia”.
5. Adotta le corrette abitudini che ti aiutano a raggiungere il Buon Compenso del Diabete: alimentazione scorretta, consumo di alcool e sedentarietà sono i primi fattori da correggere.
Il libro è, inoltre, ricco di interviste ai massimi esperti sul diabete, raccoglie le testimonianze di pazienti, medici, infermieri, familiari e associazioni di pazienti, ed è infine completato da un’appendice con le indicazioni delle principali associazioni che da anni sono a fianco del paziente per una migliore qualità della vita. “Scacco al diabete” rappresenta un ulteriore strumento al servizio di tutte le persone, con diabete e non, che vogliono comprendere meglio la malattia.
“Oggi si contano circa 140 milioni di persone con questa malattia in tutto il mondo e 3 milioni in Italia. Numeri più bassi rispetto alla reale situazione - dichiara il professor Massimo Massi Benedetti, chairman della Science Task Force di IDF -. Si ritiene infatti che le persone con diabete siano molte di più, il problema è che non tutti sanno di averlo. In questo contesto si inserisce la campagna “Buon Compenso del Diabete. Informati, alleati, protetti” che negli ultimi due anni ha avuto un ruolo di primo piano nell’informare e sensibilizzare oltre 150.000 cittadini sull’importanza di tenere sotto controllo i parametri metabolici”.
"Il libro si inserisce nel quadro di questo impegno della Campagna, che vede per la prima volta in Italia alleati e schierati tutti i soggetti coinvolti nella cura della patologia, la classe medico-scientifica, gli operatori sanitari, le associazioni di volontariato nazionali e locali e le Istituzioni”, spiega Massi Benedetti.
La Campagna BCD, il progetto pilota che IDF ha voluto realizzare in Italia a partire dal 2008 e che da questo mese riprende a vistare le maggiori piazze italiane, ha come obiettivo la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza del controllo costante di parametri metabolici fondamentali per chi ha il diabete quali, oltre all’emoglobina glicata, la glicemia, i grassi nel sangue, la pressione arteriosa e il peso corporeo.
La Campagna è promossa da IDF (International Diabetes Federation) attraverso le affiliate AMD (Associazione Medici Diabetologi) e SID (Società Italiana di Diabetologia), e le associazioni di volontariato AID, FAND e ANIAD, ed è resa possibile dl contributo incondizionato di Sanofi-Aventis
"Grazie alla metodologia individuata - sottolinea Arturo Zanni, direttore generale di Sanofi-Aventis Italia- , la Campagna è in grado di contribuire significativamente al miglioramento del processo di assistenza e cura, parlando direttamente alle persone sul territorio con strumenti di comunicazione chiari e semplici ma anche evidence-based, di cui il libro ne è un valido esempio. Sanofi-aventis considera il sostegno alle campagne di informazione e di educazione come uno degli elementi fondamentali che caratterizzano l'impegno dell'azienda in attività di responsabilità sociale.”
L'iniziativa gode, inoltre, del patrocinio del Ministero della Salute. Hanno contribuito al successo dell’iniziativa Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani), OSDI (Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani), SIBIOC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare), SIMEL (Società Italiana Medicina di Laboratorio) e SIMG (Società Italiana Medicina Generale).
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