Le arterie sono fondamentali per garantire a tutto l’organismo l’irrorazione sanguigna e la necessaria ossigenazione dei tessuti. Quindi, è importante preservarle e curarle e soprattutto contrastare l’aterosclerosi, cioè la formazione di ateromi, placche o depositi di grasso e tessuto fibroso, sulle pareti interne della arterie con conseguente restringimento del vaso sanguigno e difficoltà del sangue a scorrere.
L’aterosclerosi è, infatti, tra le cause principali di restringimento arterioso che può determinare una marcata riduzione o addirittura l’interruzione del flusso sanguigno. E ciò comporta una sofferenza degli organi che non vengono più irrorati a sufficienza: si può andare incontro a infarto o ictus.
Ora, contro le placche aterosclerotiche che induriscono le arterie e possono bloccare il flusso sanguigno si studia una nuova tecnica, che sfrutta nano particelle che puliscono il vaso sanguigno dalle placche e un laser caldo che scioglie i residui di grasso accumulati. Quindi, in seconda battuta, si introducono staminali in grado di tappare buchi e danni e prevenire così il rischio di infarto e ictus.
La tecnica, che si chiama “nanoburning” , è in fase di sperimentazione al Langone Medical Center di New York e i primi risultati sono positivi: a distanza di sei mesi dal trattamento, il volume delle placche si è ridotto del 56,8%. Attualmente, però, la sperimentazione si svolge sui maiali: è ancora troppo presto per sapere se risultati positivi si avranno anche sull’uomo. In quel caso, però, la nuova tecnica potrebbe essere una valida alternativa in quei casi in cui le terapie tradizionali presentano delle controindicazioni.
fonte: ASCA