L’uso di cocaina e la sua assunzione per via inalatoria
comportano costantemente nei consumatori una lunga serie di problematiche
mediche e sociali ma anche di lesioni, di vario ordine e grado, soprattutto a
livello delle fosse nasali, delle strutture delle prime vie aeree e del palato.
Il riscontro di queste alterazioni da parte dei medici
specialisti ORL necessita di conoscenze più specifiche su quello che l’uso di
cocaina può comportare sia per il riscontro in alcuni casi di evoluzioni
maligne e destruenti della struttura mucosa, cartilaginea ed ossea, sia per
l’importante opera di diagnosi precoce di uso di sostanze stupefacenti a cui
questi specialisti possono concorrere, orientando ed indicando ai pazienti
idonei percorsi di cura e, nel caso dei minori, allertando i genitori su un
possibile uso di cocaina nei figli.
Queste linee di indirizzo sono dirette agli specialisti ORL,
ma anche ai medici di medicina generale ed ai genitori al fine di incrementare
la rete di attenzione al problema, fornendo elementi tecnico-scientifici in
ambito diagnostico specialistico ed orientamenti pratici per poter eseguire
diagnosi differenziali più precoci e corrette. Tutto questo anche con la
finalità di concorrere a prevenire una eventuale evoluzione da un uso
occasionale di cocaina verso forme di dipendenza, e/o di far entrare in
trattamento persone che hanno già sviluppato dipendenza ma che non hanno ancora
maturato la consapevolezza della necessità del trattamento. Il Dipartimento
Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in
collaborazione con il Ministero della Salute e con la Società Italiana di
Otorinolaringoiatria, ha messo a punto queste linee di indirizzo che vogliono
essere anche un contributo ulteriore agli interventi contro l’uso di tutte le
droghe, in questo caso, della cocaina.
Dott. Giovanni Serpelloni
Capo Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio dei Ministri