google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Sesso: decalogo di Greenpeace per essere Ecologisti anche a letto

Siete preoccupati di poter contribuire alla causa della salvaguardia del pianeta, stimolati da una giornata intera di buoni consigli, portati avanti anche grazie al Live Earth? Il vostro contributo lo potete dare anche tra le mura domestiche e nella fattispecie in camera da letto.
Come? Semplicemente seguendo i buoni consigli che dispensa greenpeace, in una sorta di decalogo dell'amore ambientale.
- Primo punto: spegnete le luci. Per non contribuire al surriscaldamento globale, basta qualche piccolo accorgimento. L'atmosfera ideale si può ricreare semplicemente sfruttando le luci delle candele, più romantiche e meno dannose.
- Secondo punto: evitate di ricorrere a frutta geneticamente coltivata se siete amanti di situazioni golose e piccanti. Sfruttate invece per i vostri giochi prodotti biologicamente sani.

Tumore: dalle Meduse arriva la Proteina per trovarlo

Una medusa ci salverà dal tumore? Forse sì, grazie ad una proteina che svela i 'difetti' delle cellule. L'animale planctonico, croce di tutti i bagnanti e noto per le fastidiose lesioni provocate dal suo liquido urticante, contiene, infatti, una particolare proteina che emette luce, e che può essere usata come "marcatore visivo" per trovare difetti all'interno delle cellule.
E' il risultato di uno studio che viene presentato da Fabio Beltram del Cnr-Infm (Istituto nazionale per la Fisica della materia-Consiglio nazionale delle ricerche) e del Nest (National enterprise for nanoScience and nanoTechnology) della Scuola Normale superiore di Pisa, nel corso del convegno "Functional Materials and Molecular Devices for Nanoelectronics and Nanosensing" che si tiene oggi e domani, 12 e 13 luglio, presso la sede del Cnr.
La proteina in questione, puntualizza la nota del Cnr, è la proteina fluorescente verde presente nella Aequorea victoria, medusa che abita nelle acque profonde del Pacifico ed offre parecchi vantaggi: è fluorescente ad una determinata lunghezza d'onda, quindi facilmente visibile, e per questo può essere utilizzata come marcatore specifico; inoltre è una molecola presente in natura e quindi risponde ai principi di biocompatibilità (non è tossica ed è facilmente smaltibile per tutti gli organismi). Ed ancora, al contrario della maggior parte delle proteine, infine, è capace di "funzionare" anche in altri organismi, senza l'ausilio di molecole presenti solo nell'animale d'origine.

La Musica stimola il Cervello

I suoni musicali attivano il cervello proprio come uno stimolante chimico che offre sensazioni amplificate di piacere, eccitazione o soddisfazione. A sostenerlo è il nuovo studio “Life Soundtracks” condotto da Daniel J. Levitin, neuroscienziato americano in cui si discute dell’effetto fisico della musica sul cervello, compreso lo stato d’animo “Sex, Drugs and Rock and Roll” e il modo in cui la musica aiuta le persone a stabilire connessioni musicali personali o addirittura colonne sonore della loro vita.
Provocando le stesse sensazioni fornite da sesso e droga, la musica produce una risposta chimica per la quale i circuiti nervosi interessati aiutano a modulare i livelli di dopamina, l'ormone del benessere nel cervello.
Questo stato d’animo è conosciuto già da decenni come responsabile di un meccanismo di ricompensa che si attiva anche quando i giocatori d’azzardo vincono o i tossicodipendenti consumano la loro droga preferita.

Fertilità: In estate il desiderio cala

L'estate è la stagione dei bollenti spiriti: il luogo comune è avallato anche dalla scienza.
Eppure nonostante un sensibile aumento dei rapporti di coppia il concepimento nella bella stagione ha probabilità più scarse di verificarsi.
E' tutta una questione di biologia. Infatti tra luglio e settembre la maggiore quantità di luce a cui siamo esposti agisce sull'ipofisi, una ghiandola del cervello che blocca la melatonina, ormone che ha il compito di aiutarci a dormire e che sopisce anche gli ormoni sessuali e dunque il desiderio.
I mesi estivi quindi sono proprio il carburante per l'attività sessuale. "Tanto che è proprio tra luglio e settembre che le giovani ragazze hanno la loro prima mestruazione". Come spiega il pediatra dell'università di Milano Italo Farnetani che aggiunge - “Gli spermatozoi sono infatti meno attivi e numerosi con il caldo. La bella stagione, insomma, mina la fertilità di lui e calmiera le nascite, che infatti sono ai massini, nell'arco dei dodici mesi, a settembre. Il che significa che il concepimento è avvenuto a dicembre e gennaio, cioè nei mesi più freddi. Al contrario, il record negativo della fertilità si registra a luglio, seguito da agosto. Dunque proprio quando invece è maggiore l'attività sessuale”.
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Artrite Reumatoide: un nuovo Marcatore per chi ne è affetto

Una classe di proteine del nostro organismo potrebbe rappresentare un marcatore per individuare i pazienti con artrite reumatoide (AR) che beneficerebbero della terapia farmacologica con antagonisti del TNF (tumor necrosis factor): è questa la conclusione di uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatism a firma di un gruppo di ricercatori dell'Hospital for Special Surgery (HSS) guidati da Mary K. Crow in collaborazione con i colleghi della University of Southern California.
Sebbene gli antagonisti del TNF abbiano dimostrato i loro benefici in migliaia di casi di AR, questi farmaci non sono efficaci in un'ampia percentuale di pazienti, variabile tra il 30 e il 50 per cento. I clinici così si trovano nelle condizioni di fornire ai pazienti una terapia che può non funzionare bene, è molto costosa ed è potenzialmente tossica, per il rischio di sviluppare infezioni batteriche o micotiche dopo un uso prolungato.
Oltre a ciò, i fattori individuati dalla ricerca associati a una risposta non soddisfacente a questo tipo di farmaci, come l'espressione di alcuni geni, non hanno fornito alcuno strumento di utilità pratica per selezionare i pazienti che invece possono trarne beneficio.

La Dopamina favorisce il Successso Sociale

Migliorare il proprio status socioeconomico porta sicuramente a notevoli vantaggi pratici, ma esiste anche un beneficio più recondito e personale, legato ai meccanismi cerebrali di ricompensa.
È quanto messo in luce da una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Biological Psychiatry, secondo cui le persone più motivate a ottenere una migliore condizione nella società sono in realtà quelle che possiedono una più elevata densità di recettori D2/D3 per la dopamina nel corpo striato, una regione del cervello fortemente coinvolta nella motivazione e nei comportamenti tesi al conseguimento di una ricompensa.
I ricercatori dei Dipartimenti di psichiatria e di radiologia della Columbia University coordinati da Diana Martinez hanno analizzato una coorte di volontari in buone condizioni di salute mediante la tecnica di tomografia a emissione di positroni (PET) che permette di visualizzare i recettori di tipo 2 nel cervello. I risultati sono poi stati correlati allo status socioeconomico di ciascuno.

Sarcoma di Ewing: scoperta la Proteina che ne favorisce lo Sviluppo

Un gruppo di ricercatori dell'Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS di Bologna è riuscito a identificare il ruolo cruciale di una proteina, chiamata CD99, nello sviluppo del sarcoma di Ewing.
Il sarcoma di Ewing è un tumore dell'osso o delle parti molli la cui insorgenza si riscontra nel periodo compreso fra l'infanzia e l'inizio dell'età adulta, e rappresenta la seconda neoplasia dell'osso più frequente nell'età pediatrica. La sua origine cellulare non è ancora ben compresa, per quanto sembra che derivi da cellule del neuroectoderma alterate in vari livelli di differenziazione del tessuto originario.
E' noto che nella grande maggioranza dei casi si riscontra un forte aumento dell'espresione della proteina CD99, ma la sua funzione nell'eziopatogenesi e nello sviluppo della malattia non era finora conosciuta.
La scoperta, oggetto di un articolo publicato sulla rivista "Journal of Clinical Investigation" a prima firma Anna Rocchi, suggerisce la possibilità di assumere come nuovo bersaglio terapeutico per il trattamento della patologia la proteina CD99 o la sua via metabolica.

Fibrosi Cistica: Un passo in avanti per la Cura

Il risultato di una ricerca corrobora l'idea di considerare l'aumento del bicarbonato nei tessuti l'obiettivo terapeutico delle prossime ricerche sullla malattia
Un difetto in un cammino di segnalazione cellulare che coinvolge la proteina PPAR-γ (peroxisome proliferator-activated receptor-γ) si è rivelato cruciale per lo sviluppo di alcuni sintomi della fibrosi cistica nel modello animale. È questo il risultato di uno studio svoltosi presso la School of Medicine dell'Università della California a San Diego, che ha dimostrato inoltre come la correzione di tale difetto porti alla parziale remissione dei sintomi.
"La fibrosi cistica com'è noto è il risultato di una mutazione genetica che porta al malfunzionamento dei canali posti sulla membrana cellulare che permettono il trasporto di ioni cloruro e bicarbonato dall'interno verso l'esterno della cellula”; ha commentato Gregory Harmon, che firma l'articolo di resoconto pubblicato su Nature Medicine. “Questo difetto cellulare a sua volta porta all'infiammazione e all'accumulo di muco nelle vie respiratorie tipici della patologia.