google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 SALUTIAMOCI: Ricerca Telethon: scoperto un nuovo gene coinvolto nel Ritardo Mentale google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Ricerca Telethon: scoperto un nuovo gene coinvolto nel Ritardo Mentale

Nelle persone con mutazioni nel gene per la proteina RAB39B si osserva una riduzione delle sinapsi fra i neuroni che ne limita la capacità di comunicazione con una ricaduta sulle capacità cognitive Il ritardo mentale è l'handicap più frequente fra bambini e adolescenti e, per quanto le stime siano approssimative, nel 25-50 per cento dei casi la causa risiede in un difetto a carico di un gene o di un cromosoma e quella legata al cromosoma X è una delle forme genetiche di ritardo mentale più diffuse.
La malattia è particolarmente complessa da studiare, anche perché ne esistono molte forme: a oggi si conoscono oltre 200 diversi tipi di ritardo mentale legato all'X e più di 80 geni che, quando alterati, ne provocano l'insorgenza. Il fatto che il difetto genetico sia localizzato proprio su questo particolare cromosoma offre però un vantaggio ai ricercatori.
Quando una malattia è dovuta all'alterazione di un gene localizzato sull'X, i pazienti colpiti sono soprattutto maschi, perché ne possiedono solo una copia. Le donne, invece, avendone due possono compensare il difetto genetico grazie alla versione corretta presente sull'altro cromosoma X e quindi sono in genere portatrici sane della malattia. Studiando l'albero genealogico di famiglie in cui ci siano stati più maschi affetti da ritardo mentale, i ricercatori possono così dare la caccia ai geni potenzialmente responsabili.
E' questa infatti la strategia seguita dal gruppo di ricerca di Patrizia D'Adamo dell'Istituto Telethon Dulbecco presso la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano, in collaborazione con centri di ricerca internazionali.
Come è illustrato in un articolo pubblicato sull'American Journal of Human Genetics, mettendo a confronto il patrimonio genetico dei diversi pazienti, i ricercatori hanno scoperto che in due casi il difetto era dovuto alla mancanza di un gene che normalmente contiene le informazioni per una proteina chiamata RAB39B, specifica delle cellule nervose. In particolare, hanno dimostrato che la mancanza di questa proteina causa una riduzione nel numero delle sinapsi, i contatti tra le cellule nervose.
Di fatto, questa proteina potrebbe avere un ruolo importante nella formazione e nel mantenimento del corretto numero di sinapsi, implicate nella trasmissione delle informazioni tra neuroni. Quello che potrebbe accadere nel cervello delle persone con mutazioni in questo gene è una riduzione della comunicazione neuronale, con una ricaduta sulle capacità cognitive, sul linguaggio e sulle relazioni sociali. I ricercatori hanno anche osservato che la gravità del ritardo mentale - dovuta alla copresenza di autismo ed epilessia - sembra aumentare con il passare delle generazioni, per motivi ancora da scoprire.
La proteina individuata è parte di una famiglia di oltre 60 proteine coinvolte in questo meccanismo di trasporto all'interno delle cellule, ma è l'unica tra quelle scoperte finora a essere specifica delle cellule nervose. Non solo: a "dirigere" tutto il gruppo delle proteine Rab è un'altra proteina, GDI1, coinvolta a sua volta nell'insorgenza di ritardo mentale, che è stata scoperta nel 1998 proprio da Patrizia D'Adamo. (gg)

fonte: lescienze.espresso.repubblica.it